Che settimana! #8/24
Morto in carcere il dissidente russo Alexei Navalny | Mosca riconquista Avdiivka | Netanyahu acconsente a nuovi negoziati | Bocciato l'emendamento leghista sul terzo mandato dei governatori
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Una morte misteriosa
Yulia Navalnaya ha apertamente accusato il presidente russo Vladimir Putin della morte del marito Alexei Navalny avvenuta in circostanze oscure mentre era detenuto in una colonia penale artica (Cnn). Il Times ha scritto che i lividi trovati sul corpo del dissidente sono compatibili con la tecnica del "pugno al cuore", un tempo insegnata agli agenti del Kgb. Dopo essersi rivolta direttamente a Putin per avere il corpo del figlio (Politico), la madre dell’oppositore, Lyudmila Navalnaya, ha detto di aver visto la salma ma ha aggiunto che le autorità russe stanno premendo per procedere con una sepoltura "segreta" (Bbc).
2️⃣ Reazione (quasi) unanime
Gli Stati Uniti sono in procinto di approvare un pacchetto di sanzioni contro Mosca, in risposta alla morte di Navalny (Reuters). I governi di diverse nazioni europee, tra cui l’Italia, hanno convocato l’ambasciatore russo nel proprio Paese per avere spiegazioni sulla vicenda (RaiNews 24). Se per le istituzioni europee la responsabilità ultima è di Putin, in Italia il vicepremier Matteo Salvini ha invitato ad aspettare che siano i giudici a fare chiarezza (Repubblica).
3️⃣ Avanzata russa
Mosca ha annunciato di avere conquistato il controllo completo di Avdiivka, città nella regione di Donetsk, dopo la ritirata delle forze ucraine (Euronews). Si tratta del più importante successo russo degli ultimi nove mesi, arrivato a pochi giorni dal secondo anniversario dall’inizio di una guerra che ora pare volgere a favore di Mosca (Bloomberg). Le truppe russe stanno puntando i territori nel sud dell’Ucraina, riconquistati l'estate scorsa dalla controffensiva di Kiev (Nyt).
4️⃣ Sforzi diplomatici
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato di inviare una delegazione di negoziatori a Parigi per un nuovo accordo sugli ostaggi (Axios). Al Consiglio di Sicurezza dell'Onu gli Stati Uniti hanno messo il veto alla risoluzione sostenuta dagli Stati arabi che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario immediato" nella Striscia di Gaza (Cnn). Gli Usa avevano già anticipato di voler presentare una risoluzione alternativa per uno stop temporaneo alle ostilità e contro un attacco israeliano a Rafah (Reuters).
5️⃣ Ancora in corsa
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato di volersi proporre per il ruolo di candidata del Partito popolare europeo nelle prossime elezioni europee di giugno. La mossa la metterebbe in una posizione privilegiata per ottenere un secondo mandato alla guida del braccio esecutivo dell’Ue (Politico).
6️⃣ Sfide elettorali
In commissione Affari costituzionali del Senato è stato bocciato l'emendamento della Lega al decreto elezioni sul terzo mandato per i governatori delle Regioni con il voto contrario di Fratelli d'Italia, Forza Italia, Pd, M5S e Avs (Repubblica). Intanto si è chiusa la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali in Sardegna che vedrà Paolo Truzzu, sostenuto da FdI, Lega e FI, vedersela contro la candidata unitaria di M5S e Pd, Alessandra Todde, e Renato Soru, alla guida di una coalizione con Italia Viva, Azione e +Europa (Ansa).
7️⃣ Pnrr a rilento
Nel corso della Cabina di regia per l’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr è stato rivelato che l’Italia ha speso 45,65 miliardi dei 102 finora incassati, rispetto ai 194,4 disponibili in totale. Il nostro Paese è chiamato a utilizzare i 151 miliardi rimanenti nei prossimi due anni e mezzo (Il Sole 24 Ore).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ In cucina negli anni ‘80
Per (almeno) una parte degli autori di questo briefing e per (almeno) una parte dei nostri lettori nominare le penne alla vodka, il cocktail di gamberi, il risotto alle fragole o il latte e menta è causa di flashback che ci riportano, enogastronomicamente parlando, dritti negli anni ‘80. Un decennio in cui, prima dei reality show sugli chef e dei vini naturali, la cucina italiana e non si muoveva tra ricette in cui ricorrevano rucola, maionese e panna (non tutte e tre insieme, per la tranquillità di chi non c’era o non ricorda) (Repubblica).
Indagine tra i fornelli Tralasciando il fatto che questi piatti potrebbero essere per alcuni delle madeleine indigeste, il loro ritorno sotto le luci della ribalta è dovuto anche all’uscita di "Disco Sauce: The Unbelievable True Story of Penne Alla Vodka”, un documentario del regista italo-americano Roberto Serrini, che indaga sull’origine della ricetta, spesso attribuita all’attore Ugo Tognazzi (Gambero Rosso), e sulla chimica tra i suoi ingredienti.
Non c’è scampo Oggi queste ricette, oltre ad aver preso un’aura vintage (Il Cucchiaio d’Argento), ci appaiono probabilmente troppo poco attente al chilometro zero, alla tradizione e alla salute, ma - scrive Lucy - non si può non ammettere che abbiano avuto un ruolo a tavola, in un periodo in cui il massimo dell’esotico era il ristorante cinese e quando si andava fuori nessuno voleva mangiare “come a casa”.
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