Che settimana! #6/25
Trump presenta il suo piano per Gaza | Sospesi per un mese i dazi Usa contro Messico e Canada | Il Guardasigilli Carlo Nordio attacca la Corte penale internazionale sul caso Almasri
👋 Ciao!
Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
Lascia la tua mail qui sotto per riceverci ogni venerdì!
I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Piano contestato
Al termine dell'incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente statunitense Donald Trump ha condiviso l’idea di reinsediare in modo permanente i palestinesi al di fuori della Striscia di Gaza, di cui gli Stati Uniti prenderebbero il controllo per la ricostruzione e lo sviluppo economico per trasformarla nella “Riviera del Medio Oriente” (Ap). Nonostante la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt abbia poi cercato di correggere il tiro sugli elementi più critici del piano (Sky News), Trump ha ribadito che Israele consegnerà l’enclave agli Usa dopo la fine dei combattimenti e il trasferimento forzato dei civili palestinesi (Reuters): una proposta che è stata però respinta da tutti i Paesi arabi (Nyt), da quelli europei (Euronews) e che ha sollevato dubbi anche tra gli esponenti repubblicani (Reuters).
2️⃣ Dazi sospesi
Il presidente Trump ha sospeso per un mese i dazi del 25% imposti al Messico e al Canada che sarebbero dovuti entrare in vigore martedì. La presidente messicana Claudia Sheinbaum si è impegnata a rafforzare le forze dell'ordine al confine con gli Stati Uniti per fermare il flusso di droga (Reuters). Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha dichiarato che il Paese implementerà nuove tecnologie e invierà personale lungo il confine con gli Stati Uniti per contrastare il flusso di fentanyl con un piano da 1,3 miliardi di dollari (Nyt).
3️⃣ C’è chi dice no
La Cina ha risposto ai nuovi dazi statunitensi del 10% sulle merci prodotte nel Paese con un’indagine antitrust su Google e nuove tariffe su prodotti americani come carbone, gas naturale, petrolio e veicoli. Pechino ha anche annunciato restrizioni all’export di minerali critici e inserito varie aziende statunitensi nella lista delle entità non affidabili (Ap). Secondo il Financial Times+, la Commissione europea sarebbe invece pronta a una ritorsione contro i giganti della Silicon Valley nel caso di adozione di tariffe aggiuntive contro le merci europee: la possibilità di reagire da parte dell’Unione è stata un tema al centro di un incontro informale tra i leader dell’Ue a inizio settimana (Guardian).
4️⃣ Espulsioni continue
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha annunciato un accordo con El Salvador attraverso cui il Paese accetterà di ospitare nelle proprie carceri criminali statunitensi violenti e deportati di qualsiasi nazionalità (Cnn). Intanto un aereo militare ha deportato i primi migranti detenuti dagli Stati Uniti alla base navale di Guantanamo Bay, a Cuba, dove si prevede di ampliare il centro di detenzione per contenere oltre 30mila migranti (Reuters). Un altro volo militare ha deportato nel Punjab circa 100 cittadini indiani accusati di essere entrati irregolarmente negli Usa (Bbc).
5️⃣ In cerca della pace
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto in un'intervista che accetterà di avviare colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin per porre fine a quasi tre anni di guerra (France 24). Secondo un’esclusiva di Bloomberg, l'amministrazione Trump potrebbe presentare un piano per terminare il conflitto in Ucraina durante la Conferenza di Monaco sulla sicurezza, in programma dal 14 al 16 febbraio (Euronews).
6️⃣ Caso internazionale
I ministri della Giustizia Carlo Nordio e dell'Interno Matteo Piantedosi hanno riferito in Parlamento a proposito dell'irrituale liberazione e del trasferimento in Libia del generale Osama Almasri, accusato dalla Corte penale internazionale di crimini di guerra e contro l'umanità (Il Post). Il Guardasigilli, che ha pure attaccato la magistratura, ha attribuito la responsabilità del rilascio a "un pasticcio" della Cpi nell'emissione del mandato d'arresto, mentre Piantedosi ha negato che ci sia stato "alcun ricatto nei confronti del governo" (Sky TG24). Intanto un cittadino sudanese ha presentato una denuncia contro l’Italia alla Corte penale internazionale per ostacolo all'amministrazione della giustizia rispetto al caso Almasri (Agi).
7️⃣ Occhio alle banche
Bper Banca ha lanciato un'offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banca Popolare di Sondrio per un corrispettivo di 4,3 miliardi (Milano Finanza). Nei giorni precedenti Unicredit aveva confermato di detenere una quota del 4,1% del colosso assicurativo Generali, come semplice investimento finanziario e non per un interesse strategico nella società triestina (Il Sole 24 Ore). Monte dei Paschi di Siena ha intanto chiuso il 2024 con un utile di 1,95 miliardidi euro, in calo del 4,9% rispetto ai 2,05 miliardi del 2023 (Il Sole 24 Ore).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ La paura dei nomi propri
Avete presente quando qualche conoscente si rivolge a voi senza chiamarvi per nome? Spesso si tratta banalmente di scarsa memoria, ma in alcuni casi è un comportamento con una sua base psicologica. L’università Sigmund Freud a Vienna è il luogo dove nel 2019 è stato per la prima volta coniato il termine alessinomia che indica un forte disagio, talvolta così grande da diventare una paura, nell’utilizzo dei nomi di battesimo di persone anche molto care. A studiarlo nello specifico è la psicoterapeuta Lisa Welleschik che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ad analizzare in paper scientifici questo particolare fenomeno e i suoi risvolti a livello sociale.
Alle origini del disagio Mentre le cause alla base dell’alessinomia sono ancora in corso di approfondimento, gli studiosi sono ormai concordi nel riscontrare una forte associazione con l’ansia sociale e il timore del giudizio altrui. La paura di utilizzare nomi di battesimo affonda le sue radici nella più tenera età, o nell’adolescenza, e la si riscontra spesso in persone che trovano complicato mostrare le proprie emozioni e sentimenti agli altri individui. Inoltre l’alessinomia può essere rafforzata in quei contesti in cui emerge un senso di inferiorità rispetto a una persona che ricopre un ruolo più elevato (Forbes).
Il peso dell’abitudine In alcuni casi però è difficile tracciare una chiara distinzione tra la manifestazione di questa paura e il voler seguire consuetudini o comportamenti considerati appropriati. Al di là delle circostanze più formali, molte persone trovano difficile rivolgersi anche a persone intime come parenti o compagni con il nome di battesimo perché può suonare molto impersonale e distaccato, preferendo così soprannomi o nomignoli che evitano l’imbarazzo. Ma se si è in grado di superare questo limite iniziale, l’utilizzo dei nomi propri rappresenta un importante mezzo per creare una maggiore connessione con l’altro, come notano gli studiosi (The Atlantic).
👋 Per questa settimana è tutto, grazie di averci letto!
Se ti è piaciuta questa newsletter, condividila con chi vuoi cliccando qui sotto.