Che settimana! #46/24
Trump annuncia i membri della nuova amministrazione | Voto di fiducia per il governo tedesco | Ue, stallo sulle nomine dei vicepresidenti della Commissione | Il nuovo piano economico della Cina
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Nuova gestione
Donald Trump, che mercoledì ha incontrato il presidente in carica Joe Biden alla Casa Bianca (Reuters), ha iniziato ad annunciare i componenti del futuro governo federale. Tra i nomi resi noti, osserva Ap, ci sono per i ruoli di vertice soprattutto persone che Trump considera a lui più leali, a dispetto delle effettive competenze. Marco Rubio, noto falco anti Cina, Iran e Cuba, sarà segretario di Stato; il deputato della Florida Matt Gaetz, sul quale pende l’accusa di aver pagato per fare sesso con una minorenne, è indicato come procuratore generale, mentre il conduttore di Fox News Pete Hegseth guiderà la Difesa. Elon Musk e Vivek Ramaswamy saranno i responsabili del nuovo Dipartimento per l'efficienza governativa; Mike Waltz, invece, sarà consigliere per la sicurezza nazionale, mentre Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni contrarie ai vaccini, sarà segretario alla Salute (Reuters). Il nuovo esecutivo avrà a proprio favore anche la Camera dei Rappresentanti, dove il partito repubblicano ha conquistato la maggioranza di 218 seggi (Politico).
2️⃣ Prima del tempo
Il 16 dicembre il governo di coalizione tedesco affronterà un voto di fiducia da parte del Bundestag, in seguito alla crisi dell’esecutivo guidato dal cancelliere Olaf Scholz, scoppiata per divergenze tra gli alleati di maggioranza sui contenuti della legge di bilancio che hanno portato al licenziamento del ministro delle Finanze liberaldemocratico Christian Lindner (Bbc). Se il governo non otterrà la fiducia, il prossimo 23 febbraio si svolgeranno nuovamente le elezioni, nelle quali la Cdu risulta favorita nei sondaggi con il 32% delle preferenze (Politico).
3️⃣ Voto congelato
Martedì a Bruxelles si sono svolte le audizioni al Parlamento europeo dei sei vicepresidenti della futura Commissione: tra loro anche Raffaele Fitto, esponente dei Conservatori e Riformisti europei, nominato dall’Italia e destinato a seguire il portafoglio su Coesione e Riforme (Sky TG24). Al termine della giornata, però, è stato deciso di congelare il voto su tutti e sei i vicepresidenti perché il nome di Fitto ha scatenato un conflitto tra Socialisti e Popolari, con i primi che chiedono di rimuoverlo dal gruppo dei vicepresidenti, considerando la sua nomina una concessione del Ppe alle destre. I Popolari hanno replicato negando il via libera alla candidatura della spagnola Teresa Ribera, che avrebbe la delega alla Transizione ecologica, fino a quando non parlerà al parlamento spagnolo in merito alle inondazioni di Valencia (Euronews).
4️⃣ Trattative interrotte
Il Qatar ha informato Hamas, Israele, gli Stati Uniti e l'Egitto che interromperà i propri sforzi per mediare sulla fine del conflitto a Gaza perché ritiene che le parti non stiano più negoziando in "buona fede" (Guardian). Israele ha annunciato invece che ci sono progressi nei negoziati mediati dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, chiedendo garanzie che permettano nuovi attacchi militari in caso di violazioni (Bloomberg). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, inoltre, ha confermato la responsabilità di Israele, nonostante l'opposizione di alcune alte cariche militari, nell’attacco condotto lo scorso settembre in Libano facendo esplodere simultaneamente cercapersone, walkie talkie e dispositivi elettronici appartenenti a membri di Hezbollah (Cnn).
5️⃣ Un piano prudente
In Cina, l'Assemblea nazionale del popolo ha annunciato un piano da 1,4 mila miliardi di dollari destinato a rifinanziare il debito dei governi locali per sostenere l'economia del Paese (Bloomberg). Il piano, tuttavia, ha deluso gli investitori che si aspettavano un maggiore sostegno ai consumi delle famiglie. La strategia di Pechino però sembra orientata a conservare misure "più energiche" in vista di una possibile guerra commerciale con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump (Ft).
6️⃣ Questione di giudizio
La Corte Costituzionale ha dichiarato infondata la questione di costituzionalità sull'intera legge sull'autonomia differenziata, dopo aver esaminato i ricorsi presentati dalle Regioni Puglia, Toscana, Campania e Sardegna. La Consulta ha però definito illegittime sette disposizioni incluse nel testo, tra cui quella riguardante la determinazione dell'aggiornamento dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) attraverso un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, invitando il Parlamento a legiferare (Repubblica). Martedì invece Elon Musk è intervenuto ieri nello scontro tra il governo Meloni e i tribunali italiani sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania: commentando su X: “Questi giudici se ne devono andare” (Ansa). Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha replicato in un comunicato del Quirinale ribadendo che il Paese "sa badare a se stesso, nel rispetto della Costituzione" (Ap).
7️⃣ Un brutto clima
Lunedì è iniziata a Baku, in Azerbaigian, la Cop29, il summit dell'Onu sui cambiamenti climatici, in programma fino al 22 novembre (Guardian). Cina e Stati Uniti avranno un ruolo di peso: la prima perché, pur essendo la seconda economia al mondo, continua a sostenere che i Paesi più industrializzati debbano assumersi maggiori responsabilità nella limitazione del riscaldamento globale (Reuters). Gli Usa, invece, dopo la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca, potrebbero nuovamente ritirarsi dagli impegni per il clima (Politico). Nel corso della settimana, iI presidente azero Ilham Aliyev ha dichiarato che il petrolio e il gas sono un "dono di Dio", mentre il Paese programma di espandere la produzione di gas fino a un terzo nel prossimo decennio (Bbc).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Lavorare per vivere
A partire dal 2020 abbiamo imparato a conoscere il fenomeno della “Great Resignation”, ovvero le “grandi dimissioni” dal posto di lavoro (We Forum). Nonostante dopo quasi cinque anni il trend sia rallentato lasciando spazio al fenomeno opposto del “Great Regret”, ossia il “grande pentimento” per essersi dimessi (Cnbc), i problemi di fondo riguardanti il cattivo rapporto con il proprio impiego sono rimasti e i tassi di soddisfazione restano sempre molto bassi un po’ in tutto il mondo (El País).
Priorità al benessere Le motivazioni sono variegate e spaziano dagli aspetti strettamente economici, fino alla difficoltà di conciliare la vita lavorativa con quella privata. Secondo uno studio della più grande agenzia per l'impiego al mondo, Randstad, il 57% dei lavoratori non accetterebbe un lavoro che inciderebbe negativamente sul loro equilibrio tra lavoro e vita privata (Reuters). Forbes scrive che il dibattito sul posto di lavoro post-Covid non è riducibile a una discussione sul lavoro da remoto, ma sta proprio definendo un nuovo contratto sociale, per un futuro con meno lavoro, in cui l'enfasi è sulla ricerca di un modo più sostenibile e significativo per bilanciare la realizzazione professionale e personale.
In cerca di soluzioni I lavoratori non chiedono più flessibilità, la pretendono. Non sono più disposti a sacrificare la propria vita personale per la promessa di una sicurezza del posto di lavoro a lungo termine, né si accontentano di salire i gradini aziendali senza senso o realizzazione. Vogliono costruire carriere attorno alle loro vite, non il contrario. Se la diagnosi è piuttosto chiara, è difficile - per così dire - trovare la giusta cura. Per qualcuno la soluzione può essere puntare a Paesi con statistiche di qualità del lavoro più elevate (Bbc), mentre altri sognano un impiego sempre più personalizzato rispetto alle proprie esigenze (Fast Company).
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