Che settimana! #46/23
L'incontro tra Biden e Xi Jinping | Le forze israeliane dentro l'ospedale al-Shifa di Gaza | Pedro Sanchez ancora premier in Spagna | Il Cdm approva il pacchetto sicurezza
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Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Riavvicinamento in corso
A un anno di distanza dall’ultimo incontro, il presidente Usa Joe Biden ha avuto un faccia a faccia con l’omologo cinese Xi Jinping a margine dell’Apec (Cnbc). I due leader hanno ristabilito un contatto diretto, riaprendo poi il dialogo tra le rispettive forze militari (Reuters). Intesa anche sull’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili (Ap) e sul tentativo di bloccare l’export illegale del fentanyl negli Usa (Nyt). Rimangono invece distanti le posizioni delle due potenze sul dossier Taiwan (Scmp).
2️⃣ Guerra di dichiarazioni
L'esercito israeliano ha affermato di aver trovato all'interno dell'ospedale di al-Shifa a Gaza l'accesso a un tunnel e un veicolo che trasportava armi (Guardian), dopo che negli scorsi giorni aveva fatto incursione nella struttura ritenuta ospitare un centro di comando di Hamas. Una circostanza sempre negata dall’organizzazione (Bbc). Mentre si sono interrotti i negoziati tra Hamas e Israele, mediati dal Qatar, per il rilascio di 50 ostaggi (Reuters), i loro familiari hanno iniziato una marcia da Tel Aviv all’ufficio di Netanyahu a Gerusalemme per chiedere di fare tutto il possibile per il loro rilascio (Times of Israel).
3️⃣ Ancora premier
Il leader socialista Pedro Sanchez è stato riconfermato capo del governo in Spagna dopo che la sua investitura ha ricevuto 179 voti sui 350 totali del Parlamento iberico. Decisivo il sostegno dei sette eletti con il partito indipendentista catalano Junts (Politico).
4️⃣ Regno disunito
Il premier britannico Rishi Sunak ha rimosso Suella Braverman dal ruolo di ministra dell’Interno, sostituendola con l’attuale ministro degli Esteri James Cleverly. Al suo posto arriva l’ex premier David Cameron, sette anni dopo aver lasciato Downing Street (Guardian). La Corte suprema britannica ha bocciato all’unanimità il progetto del governo di deportare in Ruanda i richiedenti asilo per evitare che vengano rispediti nei Paesi di origine da cui sono scappati (Bbc).
5️⃣ Stretta sulla sicurezza
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al pacchetto sicurezza con cui si aumentano le tutele per le forze dell'ordine e di polizia oggetto di violenza e si introduce un nuovo reato per punire chi organizza o partecipa alle rivolte nelle carceri o nei centri per migranti. Previste anche procedure rapide per liberare gli immobili occupati abusivamente, pene più severe in caso di truffe contro anziani, un giro di vite anti-borseggio e anti-accattonaggio e misure più articolate per la reclusione delle donne in gravidanza (Il Sole 24 Ore).
6️⃣ Shutdown evitato
Prima la Camera dei Rappresentanti, con l’indispensabile sostegno dei Democratici (Nyt), e poi il Senato Usa (Npr) hanno dato il via libera a un finanziamento temporaneo fino all’inizio del 2024 per evitare il blocco parziale del bilancio federale che sarebbe scattato alla mezzanotte di oggi.
7️⃣ Crescita europea
Nel terzo trimestre del 2023, il Pil destagionalizzato è diminuito dello 0,1% nell'area dell’euro, ed è rimasto stabile nell'Ue rispetto al trimestre precedente (Ansa). Nelle sue previsioni economiche autunnali la Commissione europea ha stimato una crescita dell'Eurozona dello 0,6% nell'anno in corso. Nel 2024 l’economia dell'area euro dovrebbe espandersi dell’1,2%, mentre nel 2025 dell’1,6%. Nello specifico l'Italia seguirà questo trend con un +0,7% previsto per il 2023, e un +0,9% e un +1,2% per i due anni successivi (Il Sole 24 Ore).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ In terapia per il clima
La crisi climatica a cui stiamo assistendo sta avendo ripercussioni sociali imprevedibili, come il ricorso sempre più massiccio alla psicoterapia da parte di persone spaventate dalle conseguenze sulla propria vita dei repentini cambiamenti ambientali. Una sfida non di poco conto anche per gli psicologici che si sono trovati a trattare un tema mai analizzato prima nelle sedute e a rivedere anche il modello di percorso di terapia. Se prima si affrontavano aspetti personali della vita di ciascun paziente, le paure per i cambiamenti climatici riguardano infatti argomenti molto più generali e di ampia portata rispetto al singolo individuo (Nyt).
La diffusione dell’eco-ansia Ormai sta diventando di uso comune parlare di solastalgia, traducibile in maniera più comprensibile come “eco-ansia”, che tocca in particolar modo le persone maggiormente esposte a un disagio psicologico dettato dal cambiamento climatico. Tra queste rientrano gli scienziati, gli attivisti che si occupano di ambiente e in generale i più giovani (El Pais). Ma in realtà già nel 2011, quando questi temi non erano ancora così al centro del dibattito pubblico, i due studiosi Susan Clayton e Thomas J. Doherty avevano realizzato una pioneristica ricerca sottolineando che il cambiamento climatico avrebbe avuto “effetti negativi significativi sulla salute mentale e sul benessere”.
Overdose di negatività Ma al di là dei temi ambientali, a contribuire alle difficoltà nel vivere serenamente la quotidianità ci sono anche le tante immagini tragiche a cui siamo ogni giorno esposti attraverso i social, cosa impensabile solamente fino a un decennio fa. Non solo casi di cronaca, ma anche il racconto di conflitti in corso, compreso l’ultimo tra Israele e Hamas (Cnn). Come spesso accade quando si parla di mondo virtuale, poi possono nascere anche alcune tendenze specifiche. Una di queste è il cosiddetto doomscrolling, una forma di circolo vizioso di ricerca ossessiva di notizie negative che però spesso provoca un disagio emotivo nel lettore (Dw).
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