Che settimana! #44/25
Trump incontra Xi: dazi ridotti al 47% | Gaza: centinaia di morti nei raid israeliani | Milei vince le elezioni di metà mandato | Ok del Senato alla riforma della giustizia, ora il referendum
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Questa è Che settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Faccia a faccia
Dopo poco meno di due ore di colloqui, il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping, hanno concluso il vertice che si è tenuto a Busan, in Corea del Sud (Ft+). Trump ha annunciato che i dazi sulle esportazioni cinesi sono stati ridotti dal 57% al 47% in cambio dell’impegno di Pechino a limitare il flusso di fentanyl negli Usa (Npr). In aggiunta, la Cina ha accettato di acquistare energia statunitense, inclusi petrolio e gas dall’Alaska (Bloomberg). Infine Trump ha annunciato che si recherà in Cina ad aprile (Bloomberg). Fuori dal vertice tra i due presidenti, Xi ha promesso di difendere il libero scambio globale durante il vertice dell’Apec (Cooperazione economica Asia-Pacifico) in Corea del Sud (Ap), mentre Trump ha detto che gli Stati Uniti riprenderanno i test nucleari dopo trent’anni di pausa (Axios).
2️⃣ Tregua fragile
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato “potenti attacchi” nella Striscia di Gaza, in risposta a quello che, secondo le autorità israeliane, sarebbe stato un attacco di Hamas contro le forze israeliane a Rafah, nel sud dell’enclave (Axios). Israele ha, inoltre, accusato Hamas di “chiara violazione” dei termini del cessate il fuoco, dopo che il gruppo islamista aveva restituito parti del corpo di un ostaggio i cui resti erano già stati recuperati due anni fa, anziché una delle 13 salme che ancora mancano all’appello. Hamas ha respinto le accuse, ma ha rinviato la consegna di una salma (Cnn). I raid israeliani hanno ucciso almeno 104 palestinesi, tra cui 46 bambini, nel giorno più sanguinoso dall’inizio della tregua mediata dagli Stati Uniti (Guardian). Dopo l’ondata di attacchi, l’esercito israeliano ha dichiarato di aver ripreso l’applicazione del cessate il fuoco (Bbc).
3️⃣ Al voto!
Il partito del presidente argentino Javier Milei ha ottenuto una chiara vittoria alle elezioni legislative di metà andato. La Libertad Avanza ha superato il 40% dei voti e ottenuto 64 seggi alla Camera dei deputati, rispetto ai 37 precedenti, mentre la coalizione peronista Fuerza Patria si è fermata al 31% (Guardian). Nei Paesi Bassi, Il leader centrista olandese Rob Jetten ha espresso grande fiducia nella possibilità di formare un governo dopo le elezioni parlamentari che hanno segnato un grande passo avanti per il suo partito D66 (Reuters). Nonostante sia arrivato primo con lo stesso numero di seggi del Partito della Libertà di estrema destra, guidato da Geert Wilders, Jetten è in pole position per diventare il prossimo primo ministro, sfruttando l’isolamento politico dei rivali (Euractiv). Intanto, il presidente uscente Alassane Ouattara, 83 anni, ha vinto le elezioni in Costa d’Avorio, ottenendo un quarto mandato con l’89,77% dei voti (France 24), mentre in Camerun, Paul Biya, 92 anni e al potere dal 1982, è stato dichiarato vincitore delle elezioni con il 53,66% dei voti, ottenendo così un ottavo mandato che potrebbe mantenerlo in carica fino a quasi 100 anni (Guardian). Infine in Tanzania sono scoppiate violente proteste in diverse città, dopo elezioni presidenziali e parlamentari che l’opposizione ha definito “farsa” (Bbc).
4️⃣ Semaforo verde, semaforo rosso
Il Senato ha approvato definitivamente la riforma della giustizia che introduce in Costituzione la separazione delle carriere dei magistrati con 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni. Si tratta del quarto e ultimo passaggio parlamentare previsto dalla Costituzione: non essendo stata raggiunta la maggioranza dei due terzi nelle due aule, la legge sarà sottoposta a referendum confermativo, che si potrebbe tenere già nella primavera del 2026 (Ansa). La riforma prevede la modifica dell’articolo 104 della Costituzione, distinguendo la magistratura in due carriere: giudicante (giudici) e requirente (pubblici ministeri). I concorsi saranno separati e i magistrati dovranno scegliere fin dall’inizio quale percorso intraprendere, senza possibilità di passaggio successivo. Ci saranno due Consigli superiori della magistratura distinti, uno per i giudici e uno per i pm, con membri togati e laici estratti a sorte, mentre è prevista l’istituzione dell’Alta corte disciplinare, un organismo autonomo di 15 membri per giudicare i procedimenti disciplinari dei magistrati (Corriere). Intanto la Corte dei Conti ha negato il visto e la conseguente registrazione alla Delibera Cipess relativa al progetto del Ponte sullo Stretto, annunciando che le motivazioni saranno pubblicate entro 30 giorni. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha definito la decisione “una scelta politica più che un giudizio tecnico” (Corriere).
5️⃣ Orizzonti monetari
La Federal Reserve ha ridotto i tassi d’interesse dello 0,25%, portando il tasso di riferimento a una forbice tra 3,75% e 4%. La decisione riflette le preoccupazioni per il mercato del lavoro, sottolineando come “i rischi al ribasso per l’occupazione siano aumentati” (Cnbc). Invece, la Banca centrale europea ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse, lasciando il tasso sui depositi al 2%. La scelta riflette una situazione economica dell’eurozona più solida del previsto: Francoforte ha evidenziato che l’inflazione resta vicina all’obiettivo del 2% (Cnbc). Anche la Banca del Giappone ha mantenuto invariati i tassi di interesse allo 0,5%, ma ha ribadito il proprio impegno a continuare ad aumentare i costi di finanziamento se l’economia si muoverà in linea con le sue previsioni (Reuters).
6️⃣ Potenza distruttiva
L’uragano Melissa, tra i più potenti mai registrati nell’Atlantico, ha colpito la Giamaica con forti venti e piogge torrenziali, danneggiando edifici e interrompendo le forniture elettriche (Ap). L’uragano ha poi colpito Cuba, provocando gravi danni sull’isola. Con venti fino a 185 chilometri orari e piogge intense, la tempesta ha allagato le strade e interrotto la fornitura di energia elettrica in diverse zone (Reuters). Melissa, è poi stata declassata a tempesta di categoria 1, e si è diretta verso le Bahamas facendo registrare 49 vittime (Reuters).
7️⃣ Profit is king
Nvidia ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di 5 mila miliardi di dollari, diventando la prima società nella storia a toccare un valore così alto (Bloomberg). Anche OpenAI, sviluppatrice di ChatGPT, ha annunciato di aver completato la propria ricapitalizzazione, con una valutazione stimata di 500 miliardi di dollari (Reuters). Abbandonando il precedente modello senza scopo di lucro, adesso OpenAI potrà raccogliere capitali e prepararsi alla quotazione in Borsa (Nyt). Microsoft, che detiene il 27%, ha superato il valore di mercato di 4 mila miliardi di dollari, alla vigilia dei risultati trimestrali attesi oggi (Wsj). Infine,trainata dalla domanda per i nuovi modelli di iPhone, anche Apple ha oltrepassato la soglia dei 4 mila miliardi di capitalizzazione: è la terza società a farlo (Reuters).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Proteste pop
Dalle strade di Giacarta alle piazze di Buenos Aires, le proteste contemporanee hanno adottato un linguaggio universale: quello della cultura pop. Il più recente esempio è il vessillo dei pirati di “One Piece”, il manga di Eiichirō Oda: una bandiera nera con un teschio dal cappello di paglia. Apparsa per la prima volta in Indonesia a luglio, è stata utilizzata anche nelle manifestazioni in Nepal, nelle Filippine, in Francia e a bordo della Global Sumud Flotilla (Wired Italia). In poco tempo, in Asia è diventato il simbolo delle proteste dei giovani della Generazione Z, che si ribellano a corruzione e autoritarismo (Guardian).
Su la maschera Non è la prima volta che l’immaginario della cultura pop ispira le proteste. A sdoganare il fenomeno è stata la maschera di Guy Fawkes, ispirata al film “V per Vendetta”: da Occupy Wall Street alle primavere arabe, è diventata uno dei primi simboli universali di dissenso contro il potere (Lifestyle). Ne sono seguiti molti altri: dal saluto a tre dita della serie “Hunger Games” alla maschera del “Jocker” impersonato dall’attore Joaquin Phoenix (Wired), passando per il vestito delle ancelle del romanzo distopico “The Handmaid’s Tale” di Margaret Atwood, che ha unito le proteste femministe contro le restrizioni dei diritti riproduttivi dall’America Latina agli Stati Uniti e in Europa (Bbc).
Simboli universali L’uso delle maschere nelle manifestazioni esiste da tempo: come strumento di anonimato per garantire protezione a chi scende in piazza, soprattutto nei regimi autoritari, ma anche come strumento di trasformazione e di comunicazione di significati condivisi (The Conversation). I riferimenti alla cultura pop offrono anche un altro vantaggio. In un’epoca di comunicazione istantanea, condensano ideali complessi in immagini virali che travalicano barriere culturali e linguistiche. In questo modo riescono a comunicare e amplificare in modo rapido ed efficace le motivazioni e rivendicazioni delle piazze (Linkiesta).
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