Che settimana! #39/23
Il governo alza il deficit al 5,3% | L'Italia blocca l'accordo Ue sui migranti | Il Nagorno-Karabakh non esisterà più | Biden e Trump dagli operai dell'auto in sciopero | L'addio a Napolitano
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Coperta corta
Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NaDef), liberando 14 miliardi per la manovra (Il Sole 24 Ore): quest’anno il Pil si ferma al +0,8% e il deficit sale al 5,3 per effetto del Superbonus; per il prossimo, crescita al +1,2% e disavanzo al 4,3%. In entrambi i casi il deficit è sopra al valore d’allarme Ue del 3%, ma secondo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti Bruxelles “capirà” (Repubblica). I rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona, in particolare gli italiani, hanno registrato un’impennata, ai livelli più alti da dieci anni (Open).
2️⃣ Tutto da rifare
Alla riunione dei ministri dell’Interno dei Paesi Ue che avrebbe dovuto risolvere lo stallo sull’ultimo dossier del Patto sulla migrazione e l’asilo - il regolamento sulle situazioni di crisi -, l’Italia si è messa di traverso, chiedendo più tempo per l’esame della bozza di compromesso preparata per incassare il sì della Germania: in particolare, Roma ha espresso dubbi sull’esclusione dei salvataggi delle Ong dalle ipotesi di strumentalizzazione dei flussi che attiverebbero la disciplina emergenziale del regolamento (Politico). Il governo italiano, intanto, ha approvato una stretta sull’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati e misure per facilitare le espulsioni (Ansa).
3️⃣ Terre contese
Otre 75mila persone sono fuggite in Armenia dall’enclave separatista azera del Nagorno-Karabakh dopo l’operazione militare lampo condotta dall’esercito di Baku (France24): la repubblica autoproclamata cesserà di esistere dal 2024 (Bbc). Nei Balcani, è di nuovo tensione Pristina-Belgrado dopo l’uccisione di un poliziotto nel nord del Kosovo attribuita a persone sostenute dalla Serbia, tre delle quali sono morte negli scontri con la polizia kosovara (Reuters).
4️⃣ Il futuro dell’auto
I ministri dell’Industria dei Paesi Ue hanno approvato un allentamento dei nuovi standard Euro 7 sulle emissioni inquinanti delle vetture: i limiti per i gas di scarico coincidono con quelli dell’esistente Euro 6 e viene dato più tempo al comparto dell’automotive per adeguarsi (Reuters). In Michigan, il presidente Usa Joe Biden (Cnn) e lo sfidante Donald Trump (Ap) hanno preso parte, a un giorno di distanza, a un picchetto dei lavoratori del settore automobilistico che chiedono un aumento del salario in un comparto tra i più interessati dalla transizione ecologica.
5️⃣ Tutti in piedi
Alla Camera dei deputati si sono svolte le esequie di Stato con rito laico per il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre a 98 anni. Presenti vari capi di Stato stranieri, tra cui il francese Emmanuel Macron e il tedesco Frank-Walter Steinmeier (Rainews).
6️⃣ Nel mirino
La Federal Trade Commission e 17 Stati Usa hanno fatto causa ad Amazon, accusandola di aver creato un monopolio nelle vendite online e così soffocando, di fatto, la concorrenza (Bloomberg). Secondo il periodico report Ue sulla disinformazione, X (l’ex Twitter) è la principale piattaforma per tasso di disinformazione (Guardian); l’Italia, invece, il primo Paese in cui si registra il fenomeno (La Stampa).
7️⃣ Ciak, si ri-gira
Il sindacato degli sceneggiatori di Hollywood ha raggiunto un accordo preliminare per il rinnovo dei contratti con i principali studi cinematografici, interrompendo così lo sciopero cominciato quasi cinque mesi fa (Hollywood Reporter). Perché l’industria dell’intrattenimento riprenda a funzionare a pieno ritmo, scrive il Nyt, va conclusa pure la mobilitazione degli attori.
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Fenomeno Swiftconomics
Taylor Swift non è solo una cantautrice di straordinario successo, scrive Time, ma anche un incredibile stimolo per l’economia Usa. Dopo cinque mesi e 53 concerti, il suo “The Eras Tour” ha dimostrato di essere sulla buona strada per diventare la tournée di maggior successo nella storia mondiale: secondo dati raccolti ad agosto da una società di ricerca per la Cnn, il tour - con date in calendario fino all’autunno 2024 - potrebbe finire per incassare 2,2 miliardi di dollari nelle vendite in Nord America, battendo il precedente record detenuto da Elton John con “Farewell Yellow Brick Road” (887 milioni di dollari tra 2018 e 2023).
Facciamo i conti Gli analisti sono d’accordo nel ritenere che “Swift non è solo una performer, ma un fenomeno economico” (Business Insider). Pure la Federal Reserve, nel suo periodico Beige Book sull’andamento dell’economia Usa di luglio, ha riconosciuto l’impatto che il tour di Swift ha avuto sui ricavi del settore alberghiero di Philadelphia - dove a maggio la cantautrice si è esibita in tre date -, ai valori più alti dall’inizio della pandemia (Nbc). “The Eras Tour” si stima possa rappresentare una boccata d’ossigeno per le economie locali degli Stati Uniti, visto il potenziale di generare fino a 4,6 miliardi di dollari di consumi solo nel Paese (Fortune).
La presa sulla società A dimostrazione di un interesse che si spinge oltre le pagine dello spettacolo, Usa Today ha di recente aperto - tra varie polemiche - una posizione per un giornalista specializzato proprio in Taylor Swift (Ap). Sotto i riflettori sono anche i testi della 33enne cantautrice come fenomeno letterario contemporaneo: l’università belga di Gand ha inaugurato un corso dedicato a individuare i legami tra le canzoni di Taylor Swift e i grandi classici anglosassoni (Guardian), mentre a febbraio vari atenei di Australia e Nuova Zelanda organizzano a febbraio 2024 lo Swiftposium, un simposio accademico per affrontare tutte le implicazioni del fenomeno per la società.
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