Che settimana! #38/25
Israele invade Gaza City, Bruxelles annuncia sanzioni | Magistratura, sì della Camera alla separazione delle carriere | La Fed torna a tagliare i tassi | Addio a Robert Redford
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ A ferro e fuoco
Israele ha lanciato un’offensiva di terra per conquistare Gaza City. I carri armati sono entrati nella città, preceduti da pesanti bombardamenti tra colpi d'artiglieria, droni e attacchi aerei (Reuters). Secondo i dati delle Nazioni Unite sono oltre 250 mila gli sfollati dalla città solo nell’ultimo mese (Guardian). Per un ex capo dell’esercito israeliano, più del 10% della popolazione di Gaza è stato ucciso o ferito (Cnn). Una commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite ha concluso che Israele ha commesso genocidio nella Striscia (Politico), e che alti funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno incitato a compiere tali atti. In visita a Gerusalemme, il Segretario di Stato Usa Marco Rubio ha definito le relazioni tra i due Paesi “mai così forti” (Bbc). Il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha definito “terrorismo di Stato” il raid israeliano su Doha per colpire i dirigenti di Hamas, ma ha assicurato che continuerà a lavorare per un cessate il fuoco (Times of Israel).
2️⃣ Sanzioni a salve
La Commissione europea ha presentato il primo pacchetto di misure per esercitare pressioni su Israele dall’inizio della guerra, che segna un cambiamento di approccio nei confronti di Tel Aviv: si prevede, da subito, il congelamento di 14 milioni di euro di aiuti bilaterali e la sospensione dei pagamenti previsti in futuro (Le Monde). Il resto del piano, tuttavia, deve essere approvato dagli Stati membri (Politico), e la strada è in salita. Per sospendere l’accordo commerciale e ripristinare i dazi su circa 5,8 miliardi di euro di beni israeliani importati nell’Ue serve la maggioranza qualificata dei governi, ma Germania e Italia rimangono contrarie (Corriere). Per sanzionare i ministri estremisti della destra religiosa Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich e i coloni violenti della Cisgiordania occupata, invece, occorre l’unanimità dei 27 Stati membri (Ap). Il commercio di armi rimane fuori dal provvedimento (Repubblica).
3️⃣ Con i fatti e con le parole
Russia e Bielorussia hanno concluso le esercitazioni militari Zapad, che hanno coinvolto 100 mila soldati e la simulazione dell’uso di armi nucleari tattiche e missili ipersonici Oreshnik (Reuters). Anche truppe indiane hanno partecipato alle esercitazioni, ha riportato l'agenzia di Stato russa Tass (Al Jazeera). Dopo l’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco, la Nato ha annunciato il lancio dell’operazione “Eastern Sentry” per rafforzare la difesa sul fianco orientale dell’Europa. L’Italia ha inizialmente lasciato intendere la volontà di partecipare (Repubblica), salvo fare retromarcia (La Stampa). In risposta a una dichiarazione del governo polacco, secondo cui l’Alleanza Atlantica non partecipa alle ostilità, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che “la Nato sta di fatto prendendo parte a questa guerra” fornendo supporto diretto e indiretto all’Ucraina (Kyiv Independent).
4️⃣ Dossier all’italiana
Con 243 voti favorevoli e 109 contrari, la Camera dei deputati ha approvato la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, l’istituzione di un’Alta Corte disciplinare e la creazione di due distinti Csm con membri selezionati per sorteggio. Dopo i festeggiamenti della maggioranza e le proteste dell’opposizione, in aula è scoppiata la bagarre. Il ddl ora torna al Senato per l’ultimo sì ma, non essendo stata raggiunta la maggioranza dei due terzi, dopo l’approvazione definitiva ci sarà un referendum confermativo (Il Sole 24 Ore). Il Senato ha approvato in via definitiva la prima legge italiana sull'intelligenza artificiale, che fissa una serie di paletti per limitare i rischi della nuova tecnologia in settori chiave come lavoro, giustizia e sanità, e con norme specifiche a tutela della privacy (Wired).
5️⃣ Tutti i nemici del presidente
La rete televisiva statunitense Abc, di proprietà di Disney, ha sospeso il programma tv “Jimmy Kimmel Live!”, tra i più seguiti del Paese, dopo che il suo conduttore aveva associato il movimento “Maga” all’assassinio dell’attivista ultraconservatore Charlie Kirk. Il presidente Usa Donald Trump ha plaudito alla decisione, tornando ad affermare che le reti televisive dovrebbero perdere la licenza in caso di critiche nei suoi confronti espresse da conduttori e personaggi tv (Nyt). Diversi esponenti del Partito Democratico hanno parlato di censura e attacco alla libertà di parola (Reuters). Continua, intanto, la saga giudiziaria sulla rimozione della componente della Fed Lisa Cook: Trump ha chiesto alla Corte Suprema di confermare il suo licenziamento; una mossa che, scrive la Cnn, mette in discussione l’indipendenza della banca centrale.
6️⃣ Forbici alla mano
Per la prima volta quest'anno, e dopo le insistenti pressioni del presidente Donald Trump in questo senso, la Federal Reserve ha approvato un taglio dei tassi di riferimento dello 0,25%, portando il costo del denaro in un intervallo tra il 4% e il 4,25%. Nonostante la persistenza dell'inflazione negli Stati Uniti, le preoccupazioni per il mercato del lavoro - con il picco di richieste dei sussidi di disoccupazione registrato ad agosto - hanno portato a un voto quasi unanime: 11 a 1. La Fed ha anche previsto altri due tagli entro la fine dell'anno (Cnbc). Al contrario, Bank of England (Bloomberg) e Bank of Japan hanno mantenuto i rispettivi tassi di riferimento invariati (Cnbc).
7️⃣ Sipario
L’attore e regista premio Oscar Robert Redford è morto a 89 anni nella sua casa di Sundance, nello Utah. Celebre per film come "Tutti gli uomini del presidente", fondò il Sundance Institute e l’omonimo festival, diventando un simbolo del cinema indipendente (Cnn). La Stampa ricorda Redford ripercorrendone la vita, tra difficoltà personali e impegno sociale e ambientalista.
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Le mani giù dai libri
Secondo uno studio dell’Università della Florida e dell’University College di Londra pubblicato su iScience, negli Stati Uniti il tempo dedicato alla lettura di piacere è diminuito del 40% negli ultimi 20 anni. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a oltre 236 mila americani sopra i 15 anni tra il 2003 e il 2023. La quota di lettori si è ridotta in media del 3% all’anno (Nyt). La tendenza negativa, spiegano, risale agli anni Quaranta, ma l’ampiezza dell’ultimo calo è “sorprendente”, anche perché la definizione di lettura utilizzata nella rilevazione era decisamente ampia: comprendeva libri, riviste e giornali sia in formato cartaceo sia digitale e audio. L’Italia non se la passa meglio, al terzultimo posto nella classifica europea dei lettori di libri stilata da Eurostat nel 2024 (Il Sole 24 Ore).
L’identikit Tra le cause rientrano l’aumento delle distrazioni digitali, ma anche il maggior tempo dedicato al lavoro per motivi economici. La riduzione più marcata si registra tra afroamericani, persone con redditi o livelli di istruzione più bassi e residenti nelle aree rurali. Con un tale calo della lettura, si indebolisce quello che è tradizionalmente considerato uno dei motori più efficaci della mobilità sociale (Cnn): prendere un libro in mano, nota l’Economist+, resta infatti un importante esercizio democratico. Senza contare le conseguenze su apprendimento, relazioni e benessere generale.
Rimettersi in pista Ma la tendenza si può invertire, scrivono su The Conversation tre ricercatrici in scienze comportamentali: basta individuare le ragioni che ci impediscono di leggere e trovare la tecnica giusta per rimediare. Ad esempio: non forzarsi a continuare un libro che non ci ha conquistato, esplorare nuovi generi, creare interazioni con amici o familiari attorno a una stessa opera. O ancora: optare per testi brevi e lasciarli in bella vista, semplici da acciuffare prima di uscire di casa. E se passate da Varsavia, potrete fare un salto da Metroteka, la nuova biblioteca sotterranea dentro la metropolitana (Rivista Studio).
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