Che settimana! #36/24
Rimpasto di governo in Ucraina | Netanyahu esclude il ritiro dal Corridoio Filadelfia | Barnier nuovo premier in Francia | Via libera alla riforma delle concessioni balneari
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Cambio al vertice
Il Parlamento ucraino ha approvato le nomine di nove nuovi ministri nel più ampio rimpasto di governo dall'inizio dell'invasione russa, dopo le dimissioni di vari esponenti dell’esecutivo (Reuters). Andrii Sybiha, attualmente vice, è il nuovo titolare degli Esteri al posto di Dmytro Kuleba, in carica dal 2020 (Politico). Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il Paese ha bisogno di "nuove energie"(Reuters). La Russia ha colpito Kiev poche ore prima dell’inizio dell’anno scolastico (Cbs), mentre un attacco nella città di Poltava ha fatto almeno 51 vittime e 300 feriti (Bbc). La Mongolia, intanto, si è rifiutata di arrestare il presidente russo Vladimir Putin durante la sua visita nel Paese, nonostante fosse obbligata a farlo da un mandato emesso dalla Corte penale internazionale (Axios).
2️⃣ Il Corridoio della discordia
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha difeso i suoi piani sulla Striscia di Gaza, spiegando che non ci sarà nessun ritiro dell’esercito dal Corridoio Filadelfia, la lingua di terra che fa da cuscinetto tra Egitto e Gaza, e ribadendo che l'obiettivo di Israele rimane "distruggere Hamas" (Reuters). Il principale sindacato israeliano ha indetto il primo sciopero generale dal 7 ottobre per chiedere al governo di concludere rapidamente un accordo per la liberazione degli ostaggi (Guardian) e migliaia di persone hanno manifestato davanti alla casa del premier (Cnn) dopo l’annuncio della morte di sei prigionieri nelle mani di Hamas (Bbc).
3️⃣ Chi si rivede
Con una mossa a sorpresa, il presidente francese Emmanuel Macron ha scelto Michel Barnier come nuove premier. Già capo negoziatore dell'Ue per la Brexit, Barnier è stato anche commissario europeo e appartiene ai Républicains di centrodestra; sostituirà Gabriel Attal (Bbc). La nomina arriva dopo settimane di stallo a seguito delle elezioni legislative anticipate di giugno-luglio, vinte dalla coalizione di sinistra del Nouveau Front Populaire senza tuttavia una maggioranza parlamentare assoluta (Politico). Con la sinistra che minaccia già una mozione di censura (Le Monde), l'ago della bilancia sarà il il Rassemblement National (Les Echos).
4️⃣ Onda nera
Alternative für Deutschland (AfD) ha vinto le elezioni in Turingia ed è arrivata di poco seconda in Sassonia: è la prima volta che l’estrema destra ottiene il maggior numero di seggi in un parlamento statale della Germania dalla fine della Seconda guerra mondiale (Politico). Sono andati molto male, invece, i tre partiti che formano la coalizione di governo del cancelliere Olaf Scholz (Dw), che ha parlato di risultati "amari e preoccupanti" e di rischi per la reputazione del Paese, invitando gli altri partiti a non intavolare negoziati di coalizione con l’AfD (Bbc).
5️⃣ Tra Roma e Bruxelles
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla riforma delle concessioni balneari, prorogandole fino al settembre 2027: le procedure per metterle a gara dovranno essere avviate entro il giugno di quell’anno. La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni e saranno previsti indennizzi per gli investimenti realizzanti dal titolare uscente. La misura è stata accolta "con favore" anche dalla Commissione europea. (Sky TG24). Il governo ha indicato il ministro per gli Affari Ue Raffaele Fitto come commissario europeo: l’esponente di Fratelli d’Italia aspira a un ruolo di peso nel nuovo collegio guidato da Ursula von der Leyen (Il Foglio).
6️⃣ Confessioni di un ministro
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha rilasciato una lunga intervista al termine del Tg1 parlando del suo rapporto con Maria Rosaria Boccia, che si era pubblicamente definita consulente del dicastero, salvo essere poi smentita dallo staff. Sangiuliano ha affermato di aver avuto una relazione affettiva con l’imprenditrice, ma ha ribadito che nessuna delle spese di trasferta in occasione di impegni istituzionali sarebbe stata pagata con soldi pubblici (Rai News); una versione smentita, però, da Boccia in un’intervista con La Stampa. Sangiuliano, che sta valutando un esposto in procura (Ansa), ha detto che la premier Giorgia Meloni ha respinto l'ipotesi di sue dimissioni (Agi).
7️⃣ Motori spenti
Volkswagen ha al vaglio la possibile chiusura di uno dei suoi stabilimenti produttivi in Germania come parte di un programma di taglio dei costi: sarebbe la prima volta nella storia dell’azienda. La decisione è motivata dalla necessità di ridurre dieci miliardi di euro di costi e di razionalizzare le spese per sostenere la transizione verso le auto elettriche (Wired).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Ti odio, ma ti guardo
È capitato a tutti di seguire una serie tv che proprio non si sopporta più, ma da cui non ci si riesce a staccare. Questo fenomeno ha un nome preciso: si chiama hate watching ed è tornato prepotentemente in auge con la diffusione su Netflix della quarta stagione di Emily in Paris (Nyt), una serie che racconta le avventure di una giovane statunitense approdata nella capitale francese. Uno show che ha attirato critiche durissime fin dai primi episodi per una trama debole e un continuo ricorso a stereotipi e cliché, ma che continua comunque a riscuotere un successo planetario (Guardian).
Motivazioni fondate Gli studiosi sono andati a fondo per comprendere le basi psicologiche dell’hate watching. Uno dei motivi che spingerebbe le persone a rimanere incollate a show ormai detestati è legato al piacere che si prova nel criticarli aspramente in un secondo momento, provocando anche reazioni emotive paradossalmente positive (Forbes). Non bisogna poi dimenticare il forte collante rappresentato dal disprezzo condiviso, che può sfociare anche nella creazione di vere e proprie anti-fandom, o la percezione di superiorità da parte del fruitore della serie, consapevole di fare scelte migliori dei protagonisti che vede sullo schermo (The Standard).
Trasposizione social Ma sarebbe ingenuo limitare le dinamiche dell’hate watching al solo ambito delle serie tv. Una situazione del tutto analoga si verifica quando sui social network si continuano a seguire profili di persone verso cui si provano sentimenti negativi. Si parla così di hate follow, rivolto nella maggior parte dei casi verso ex fidanzati o individui che ci hanno ferito (Vox). In realtà questo atteggiamento può riguardare anche personalità non conosciute direttamente, come ad esempio gli influencer, verso i quali può esplodere un forte disprezzo dopo aver magari passato un lungo periodo di adorazione (The Conversation).
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