Che settimana! #31/23
Il colpo di stato in Niger destabilizza il Sahel | Trump incriminato per l'attacco al Campidoglio | Il governo sospende il Reddito di cittadinanza | Fitch abbassa il rating degli Usa
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Crisi nel Sahel
In seguito al colpo di Stato in Niger, il generale Abdourahmane Tchiani si è autodichiarato nuovo leader del Niger al posto del presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum (Bbc). La comunità economica dell'Africa occidentale (Ecowas) ha sanzionato la nuova giunta militare e ha dato una settimana di tempo ai golpisti per ripristinare l'ordine costituzionale in Niger, minacciando altrimenti un intervento armato (France24). Burkina Faso, Mali e Guinea si sono però dissociate da questa ipotesi, definendola “una dichiarazione di guerra” (Le Monde).
2️⃣ La guerra del grano
Mentre l’esercito russo bombarda infrastrutture dedicate all’export del grano ucraino a Odessa e lungo il Danubio, vicino al confine con la Romania (Reuters), il presidente Vladimir Putin cerca di ottenere sostegno all’esportazione di cereali russi affermando, in una telefonata con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, di essere disponibile a rientrare nell’accordo che consentiva il passaggio delle derrate ucraine nel Mar Nero (Reuters). Gli Usa, nel corso di una riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu dedicata alla sicurezza alimentare presieduta dal segretario di Stato Antony Blinken, si sono dichiarati disponibili ad andare incontro alla richiesta russa in cambio del passo indietro di Mosca (Reuters).
3️⃣ Sotto accusa
L’ex presidente Usa Donald Trump è stato incriminato per la terza volta in pochi mesi con l’accusa di aver tentato di sovvertire il voto delle elezioni presidenziali 2020, sostenendo l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021 (Cnn). In udienza Trump si è dichiarato innocente (Cnn), sostenendo di essere “perseguitato”. La prossima udienza si svolgerà il 28 agosto (Nyt).
4️⃣ Che lavoro?
Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza comunicata via sms a 169 mila famiglie prive di componenti minorenni, over 65 o con disabilità (Corriere), a cui sono seguite proteste pubbliche e critiche dalle opposizioni, la ministra del Lavoro Marina Calderone ha dichiarato che "tutti coloro che rientrano nei requisiti per essere assistiti, lo saranno", aggiungendo però che la misura “è stata inutile: chi vuole trova lavoro" e che "il salario minimo non serve" (La Stampa+). Riguardo a quest’ultimo, la Camera ha approvato la richiesta della maggioranza di sospendere per sessanta giorni l'esame della proposta di legge (RaiNews).
5️⃣ Luce verde?
Il ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto ha comunicato alla Camera che la Commissione europea ha dato l’ok alle proposte di modifica del governo per l’approvazione della terza e quarta rata del Pnrr, assicurando che l’Italia riceverà entro l’anno tutti i 35 miliardi, senza definanziamenti (Corriere). Il centro studi delle Camere, tuttavia, smentirebbe le dichiarazioni del ministro, riportando che l’ultimo rapporto ha rilevato tagli per 16 miliardi (La Stampa).
6️⃣ Bocciati
Fitch ha tagliato il rating degli Usa ad "AA+" da "AAA", con outlook stabile, motivando la decisione con il deterioramento fiscale previsto nei prossimi tre anni e le ripetute negoziazioni sul tetto del debito che minacciano la capacità del governo di far fronte ai propri impegni (Reuters).
7️⃣ In altalena
Secondo la stima preliminare dell'Istat il Pil italiano è diminuito dello 0,3% nel secondo trimestre 2023 rispetto al periodo precedente (+0,6%), registrando una performance inferiore alle aspettative (Il Sole 24 Ore). L’occupazione a giugno, invece, è cresciuta dello 0,3%, con il tasso di occupazione in aumento al 61,5% e quello di disoccupazione in calo al 7,4% (Linkiesta). Nell’Eurozona, a giugno, la disoccupazione ha toccato il minimo storico del 6,4% (Euronews).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Sopravvivenza egoistica
Quella dei survivalisti, traduzione nostrana dei “prepper”, è una comunità che esiste da decenni ma che si sta sempre più ampliando e facendo conoscere nell’ultimo periodo. Si tratta di persone che nel corso della propria vita si attrezzano per arrivare il più possibile preparate a un’eventuale emergenza o catastrofe mondiale che metta a rischio l’esistenza stessa degli esseri umani. Se il Covid ha contribuito ad ampliare le fila dei prepper, ora la minaccia dettata dal cambiamento climatico potrebbe dare una nuova spinta in questa direzione (Bloomberg).
Soluzioni differenti Da una parte una fascia di popolazione, per così dire, “comune” sta iniziando a mettere da parte cibo e beni di prima necessità per fare fronte a qualsiasi evenienza (Sky News). Dall’altra esiste un ristretto gruppo di miliardari che si concede investimenti molto più onerosi. Una delle conseguenze più facilmente osservabili è rappresentata dall’esplosione del mercato dei bunker e degli edifici da utilizzare solo in caso di necessità. Ma non si deve pensare solamente ad angusti rifugi sotterranei: aziende come Vivos o Rising S hanno creato anche soluzioni luxury destinate ovviamente ai più ricchi (Business Insider).
Un affare per pochi E proprio i miliardari sono i protagonisti dell’approfondita indagine del divulgatore Douglas Rushkoff sul mondo dei prepper. In "Solo i più ricchi. Come i tecnomiliardari scamperanno alla catastrofe lasciandoci qui", l’autore legge il survivalismo come una forma estrema di atteggiamento egoistico (Guardian). Le azioni che sta mettendo in atto questa élite infatti non prevedono soluzioni per l’intera popolazione, ma solo per un ristrettissima cerchia di benestanti: tutto questo dopo che gli stessi ultra-ricchi hanno spinto il mondo, con le loro scelte e azioni, verso la catastrofe da cui ora vogliono tutelarsi a tutti i costi (Il Tascabile).
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