Che settimana! #30/25
Gli Usa annunciano accordi con Giappone e Filippine, trattative in corso con l'Ue | Scoppia il conflitto tra Thailandia e Cambogia | Il Senato approva in prima lettura la riforma della Giustizia
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Tra annunci e trattative
Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato un'intesa con il Giappone per abbassare i dazi, compresi quelli per il settore automotive, al 15% rispetto al minacciato 25% (Bloomberg). Tokyo si impegna a investire 550 miliardi di dollari nell'economia Usa (Cnbc). In precedenza Trump aveva parlato di un accordo commerciale con l'omologo filippino Ferdinand Marcos Jr. per una lieve riduzione al 19% delle tariffe imposte dagli Stati Uniti sulle merci del Paese asiatico, in cambio di una totale apertura del mercato filippino ai prodotti statunitensi (Cnn). L'Ue e gli Stati Uniti starebbero per raggiungere un’intesa commerciale che prevede dazi del 15% sulla maggior parte delle importazioni europee negli Usa, anche se la decisione finale spetta a Trump. Alcuni settori sarebbero esclusi o agevolati, tra cui velivoli, dispositivi medici e alcolici (Guardian). Intanto tutti gli Stati Ue, tranne l'Ungheria, hanno votato a favore del piano di ritorsione da oltre 93 miliardi di euro contro le eventuali tariffe doganali al 30% minacciate dal presidente Usa (Nyt).
2️⃣ Partita a Est
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ammonito i leader cinesi che l'Unione europea non potrà mantenere aperti i suoi mercati alle esportazioni cinesi se Pechino non riequilibrerà gli scambi commerciali. L'enorme deficit commerciale tra il blocco e il gigante asiatico, infatti, supera i 300 miliardi di euro (Politico). Durante il precedente vertice Ue-Giappone a Tokyo, von der Leyen e il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba avevano annunciato un rafforzamento della collaborazione per contrastare le pratiche commerciali sleali e i condizionamenti economici. La leader europea aveva sottolineato la necessità di unire le forze, mentre Ishiba aveva ribadito l'impegno comune per un ordine economico multilaterale basato su regole condivise (Euronews).
3️⃣ Situazione oltre il limite
Israele e l’inviato speciale della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff hanno richiamato i negoziatori dal Qatar, ponendo fine per ora alle speranze per una tregua di 60 giorni a Gaza (Axios). Il presidente francese Emmanuel Macron ha invece annunciato che Parigi riconoscerà lo Stato palestinese all'Assemblea Generale dell'Onu a settembre (Reuters). Intanto l’esercito israeliano ha condotto un’offensiva combinata via terra e via aria su Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, finora rimasta ai margini degli scontri più diretti (Bbc). La crisi alimentare nella Striscia sta raggiungendo livelli sempre più critici (Nyt) con l’Onu e l’Unrwa che denunciano oltre seimila camion di aiuti bloccati all’ingresso (Bbc).
4️⃣ Confine esplosivo
La tensione tra Thailandia e Cambogia, legata a una disputa di confine che dura da oltre un secolo, è sfociata in un conflitto armato. Bangkok ha bombardato obiettivi in Cambogia, dopo che almeno 16 persone sono morte in violenti scontri lungo la frontiera. I due Paesi si accusano reciprocamente di aver aperto il fuoco per primi (Reuters). Gli scontri sono proseguiti anche all’alba, mentre la Thailandia evacuava oltre 100.000 civili dalle province di confine (Guardian). La crisi è esplosa a giugno dopo la pubblicazione di una telefonata in cui la prima ministra thailandese Paetongtarn Shinawatra, successivamente rimossa dall'incarico, si è rivolta con eccessiva deferenza al leader de facto della Cambogia Hun Sen (Nyt).
5️⃣ I fronti della Giustizia
Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, il Senato ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura (Sky TG24). Si tratta del secondo via libera del Parlamento alla riforma della Giustizia dopo il sì della Camera a gennaio: ora dovranno arrivare un nuovo voto a Montecitorio e poi infine a Palazzo Madama (Ansa). Il Consiglio dei ministri intanto ha dato il via libera al piano carceri che punta sull’edilizia penitenziaria per arginare l’emergenza sovraffollamento, sulla detenzione differenziata per tossicodipendenti e alcol-dipendenti e su nuove procedure per la liberazione anticipata (Avvenire). Il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge di iniziativa governativa che introduce il reato di femminicidio nell’ordinamento italiano (Agi).
6️⃣ Amministratori sotto inchiesta
Giancarlo Tancredi si è dimesso dal suo incarico di assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, dopo la richiesta degli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta sull'edilizia e gli appalti (La Stampa). Anche il sindaco Beppe Sala ha parlato al Consiglio comunale, respingendo le ricostruzioni della magistratura e affermando di voler continuare il suo mandato alla guida dell'amministrazione (Rai News24). Intanto Matteo Ricci, ex sindaco di Pesaro e candidato del centrosinistra a presidente della Regione Marche, è risultato indagato nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità in affidi del Comune di Pesaro quando era primo cittadino (Corriere).
7️⃣ Passo indietro
Il Consiglio di amministrazione di UniCredit ha rinunciato all’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm citando come principale motivazione la condizione del cosiddetto Golden power che avrebbe reso la situazione “insostenibile” (Il Sole 24 Ore). La banca intanto ha chiuso il primo semestre con un utile netto record di 6,1 miliardi di euro, in aumento dell’8% rispetto all’anno precedente, superando le attese del mercato. Nel secondo trimestre, l’utile è stato di 3,3 miliardi, in crescita del 24,8% su base annua e ben oltre le stime degli analisti (Mf).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ L’essenza della Gen Z
Un po’ vetrina, un po’ diario online, un po’ social network: Substack è diventato un rifugio creativo per autori in cerca di libertà e aperti alla sperimentazione, lontano dai vincoli dell’editoria tradizionale. Naomi Kanakia, ad esempio, ha scelto di pubblicare un racconto di 15 mila parole direttamente sulla piattaforma, recensito poi dal New Yorker. Tra storie dell’orrore e analisi culturali, scrittori esordienti e noti si costruiscono così un pubblico fedele. Substack conta oggi 5 milioni di abbonamenti a pagamento, e i 10 account di maggior successo generano oltre 40 milioni di dollari l’anno. Secondo stime interne, chi converte in abbonati almeno il 10% dei propri iscritti ha buone possibilità di rendere sostenibile il proprio lavoro (Vulture).
Terra promessa Negli Stati Uniti, Salman Rushdie ha scelto Substack per raccogliere i testi del suo “Sea of Stories”. In Italia, la usano Paolo Nori e Paolo Di Paolo, che ha inaugurato progetti come “1999”, una serie di newsletter narrative a puntate arricchite da elementi multimediali (Rivista Studio). Il format permette di costruire un rapporto più intimo e diretto con i lettori, che non è solo economico ma anche narrativo: attraverso forme ibride – dai saggi personali all’autofiction – gli autori sperimentano nuove modalità di coinvolgimento. Per questo, Kanakia paragona Substack a un’“open mic night digitale” che le consente di testare ciò che scrive in tempo reale.
In chiaroscuro Non mancano, però, le ombre. Substack è stata criticata per la presenza di newsletter estremiste, da cui la società traeva profitto attraverso le commissioni sugli abbonamenti (The Atlantic). C’è chi ne mette in discussione il modello, che rischia di replicare la dinamica dei social network, polarizzando dibattito e attenzione (Wired) o garantendo visibilità solo a chi ha già un seguito consolidato (LitHub). Eppure, in un panorama editoriale sempre più incerto, resta per molti anche un luogo dove riscoprire il piacere della scrittura, per sé e per gli altri.
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