Che settimana! #28/24
La Nato amplia il sostegno a Kiev e attacca la Cina | Cresce la fronda democratica che chiede il ritiro di Biden | In Francia vince la sinistra ma senza maggioranza assoluta | Approvato il ddl Nordio
👋 Ciao!
Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
Lascia la tua mail qui sotto per riceverci ogni venerdì!
I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Le decisioni dell’Alleanza
Nel vertice Nato a Washington che ha celebrato i 75 anni dell'organizzazione, i Paesi dell’Alleanza atlantica hanno concordato un pacchetto di aiuti da 40 miliardi di euro per l'Ucraina, compresi caccia F-16 e sistemi di difesa aerea (Bbc). I primi aerei da combattimento provenienti dai Paesi Bassi e Danimarca sono attesi a Kiev entro l'estate (Guardian). Nel comunicato finale, i leader Nato hanno confermato l’irreversibilità dell'adesione dell'Ucraina all’Alleanza (Ap) e denunciato il sostegno militare della Cina alla Russia (Cnn). Usa e Germania hanno poi anticipato che missili statunitensi a lungo raggio saranno dispiegati periodicamente sul suolo tedesco a partire dal 2026 (Nyt).
2️⃣ Attacco mortale
Proprio alla vigilia del summit, la Russia ha lanciato un pesante attacco missilistico su diverse città ucraine, provocando 43 vittime e gravi danni a un ospedale pediatrico a Kiev (Cnn). Secondo le analisi, Mosca avrebbe colpito direttamente la struttura con un missile da crociera Kh-101, nonostante il Cremlino neghi questa ricostruzione (Reuters). Nel frattempo il premier ungherese Viktor Orbán ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping a Pechino, come parte di quella che ha definito una "missione di pace" per l’Ucraina (Nyt), e ha poi visto il candidato repubblicano Donald Trump nella sua residenza in Florida (Ap).
3️⃣ Corsa a ostacoli
Nella conferenza stampa al termine del vertice Nato, il presidente Usa Joe Biden è parso più in salute rispetto al dibattito con Trump, fornendo risposte dettagliate in materia di politica estera, anche se non sono mancate alcune gaffe (Reuters). Intanto però si sta ampliando il fronte dei deputati e dei senatori democratici che chiedono un passo indietro a Biden (Nyt), nonostante il presidente abbia ribadito in più occasioni di essere fermamente intenzionato a partecipare alla corsa alla Casa Bianca (Abc News).
4️⃣ In cerca di maggioranza
Nel secondo turno delle elezioni legislative francesi la sinistra del Nuovo Fronte Popolare (NFP) si è affermata come prima coalizione con 182 seggi, seguita dal blocco centrista Ensemble del presidente Emmanuel Macron a 168. Solo terza con 143 rappresentanti l'estrema destra del Rassemblement National di Marine Le Pen, data per favorita alla vigilia (Euronews). Macron ha rifiutato le dimissioni del primo ministro Gabriel Attal e gli ha chiesto di rimanere temporaneamente a capo del governo per garantire la stabilità del Paese, mentre sono in corso le trattative per la creazione di un nuovo esecutivo visto che nessuna coalizione dispone della maggioranza assoluta (Ap).
5️⃣ In fondo a destra
Patrioti per l’Europa, composto da partiti di estrema destra di 12 Paesi Ue, è diventato il terzo gruppo più grande del Parlamento europeo con l'ingresso del Rassemblement National francese e della Lega italiana. (Euronews). Alternative für Deutschland guiderà invece l’Europa delle nazioni sovrane, ottavo gruppo dell’Eurocamera che conterà venticinque deputati (Politico).
6️⃣ Tra negoziati e nuovi raid
Proseguono al Cairo i negoziati per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza (Ansa), dopo che in un precedente round di colloqui in Qatar la delegazione israeliana ha detto di voler mantenere il controllo del territorio lungo il confine tra la Striscia e l’Egitto per impedire il contrabbando di armi verso Hamas (France24). Parallelamente sono ripresi gli attacchi dell’Idf su Gaza City che hanno causato decine di morti e la fuga di migliaia di civili palestinesi (Guardian), mentre un’offensiva aerea su un campo per sfollati vicino a Khan Younis ha provocato altre 29 vittime (Bbc).
7️⃣ Disco verde
Con 199 voti a favore - tra cui i deputati centristi di Azione, +Europa e Italia Viva - e 102 contrari, la Camera ha dato il via libera definitivo al ddl Nordio sulla giustizia: tra i punti principali l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio e maggiori restrizioni sull'uso e la pubblicazione delle intercettazioni (RaiNews 24). Il provvedimento interviene anche sul traffico di influenze illecite e introduce maggiori tutele per le comunicazioni tra legali e indagati (Sky TG24).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ L’insostenibilità del nomadismo digitale
La vita dei nomadi digitali non è come sembra. Lucy dedica un approfondimento al tema intervistando diverse persone che hanno fatto questa scelta di vita, ma che devono affrontare non poche difficoltà a causa della loro condizione economica, del genere, dell’orientamento sessuale, degli studi fatti, del passaporto con cui viaggiano o della moneta con la quale pagano.
Fuori dal canone Il nomade digitale medio, infatti, secondo un’analisi della piattaforma di statistiche Nomad List, è giovane, maschio, eterosessuale, bianco, non religioso, laureato e con uno stipendio medio di 85 mila dollari l’anno. Maggiore è la coerenza del proprio profilo con queste caratteristiche, minori saranno le difficoltà cui si va incontro nello scegliere questa modalità di vita e di lavoro. Ciò non significa che si sia al riparo dalla solitudine che spesso colpisce i nomadi digitali, ma sicuramente è più raro incorrere nelle discriminazioni che subisce chi invece è “fuori dal canone”. Vice, ad esempio, racconta, tra le altre, la storia di una giovane nomade digitale queer e delle difficoltà affrontate in alcuni Paesi.
Pericolo gentrificazione C’è poi un altro aspetto che riguarda invece i luoghi che ospitano i nomadi digitali: le comunità locali spesso subiscono un impatto negativo a causa del loro arrivo. Diversi studi denunciano una gentrificazione di questi territori a causa del fenomeno (The Conversation). Come si legge su Lucy, sono gli stessi nomadi a rifletterci mentre lamentano l’aumento dei prezzi praticamente ovunque, da Città del Messico a Tbilisi. Sebbene il nomadismo digitale non abbia le stesse caratteristiche del turismo usa e getta, spesso gli abitanti dei luoghi in cui si riversa chi lavora da remoto denunciano simili storture provocate dal fenomeno sulle loro vite (Los Angeles Times) e in alcuni luoghi, questa ostilità ha provocato alti livelli di microcriminalità contro gli stranieri (The Conversation).
👋 Per questa settimana è tutto, grazie di averci letto!
Se ti è piaciuta questa newsletter, condividila con chi vuoi cliccando qui sotto.
Chi siamo?
Ogni mattina la nostra redazione sceglie per te le notizie più importanti del giorno, selezionate attraverso fonti verificate e sintetizzate in un formato leggibile in 5 minuti. Informazione veloce e affidabile, ogni giorno.