Che settimana! #27/24
I laburisti trionfano nel Regno Unito | Francia, fronte comune contro il Rassemblement National | Immunità parziale per Trump | I dubbi sulla ricandidatura di Biden
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ A valanga
Il partito laburista ha vinto in modo netto le elezioni parlamentari del Regno Unito: in attesa dello spoglio degli ultimi due seggi, i progressisti guidati da Keir Starmer, come atteso, hanno conquistato 412 seggi su 650 alla Camera dei Comuni, mentre i conservatori, dopo 14 anni alla guida del governo, si sono fermati a 121 deputati (Guardian). Diversi ministri del governo guidato da Rishi Sunak hanno perso il proprio seggio, così come l’ex premier Liz Truss. In aggiunta, Nigel Farage, ora leader del partito Reform UK, ha conquistato per la prima volta un posto come parlamentare (Bbc).
2️⃣ Un nuovo “fronte repubblicano”
Il primo turno delle elezioni legislative francesi si è concluso con il Rassemblement National in vantaggio con il 33,3% dei voti, seguito dal Nuovo Fronte Popolare (28,6%) e da Ensemble, la coalizione del presidente Emmanuel Macron, al terzo posto con il 20,9% delle preferenze (Politico). Oltre 210 candidati macroniani e di sinistra hanno deciso di ritirarsi dai ballottaggi a tre, previsti per domenica 7, nel tentativo di evitare di disperdere i voti e impedire al Rassemblement National di ottenere la maggioranza assoluta dei seggi (France24).
3️⃣ La difficile settimana di Biden
Mentre la Corte Suprema degli Usa ha stabilito che l'ex presidente Donald Trump gode di un'immunità parziale, che impedisce che possa essere indagato per gli atti ufficiali compiuti durante il mandato, incluse probabilmente una serie di azioni messe in atto per sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020 (Ap), Joe Biden fa i conti con le pressioni da parte di esponenti del partito democratico e donatori per ritirare la propria ricandidatura, seguite alla performance negativa nel dibattito contro Trump. Il presidente in carica ha confermato per ora l’intenzione di proseguire (Reuters), anche se secondo il New York Times starebbe valutando seriamente l’ipotesi di rinunciare.
4️⃣ I viaggi di Orbán
Il primo ministro ungherese Victor Orbán, attuale titolare dal 1° luglio della presidenza di turno del Consiglio Ue, martedì si è recato in visita a Kiev, per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Incontrando il presidente Volodymyr Zelensky, lo ha esortato a considerare il cessate il fuoco per accelerare i colloqui di pace con Mosca (Cnn). Successivamente, confermando la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, Orbán avrebbe intrapreso oggi anche una visita a Mosca, suscitando le critiche del presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha ricordato che “La presidenza di turno dell'Ue non ha il mandato di impegnarsi con la Russia per conto dell'Ue” (Euronews).
5️⃣ Nei palazzi
Il Consiglio dei ministri ha votato a favore del decreto Carceri che mira ad affrontare il problema del sovraffollamento dei penitenziari (Ansa), criticato perché insufficiente per incidere sulle condizioni di vita dei carcerati (Wired). Nella stessa seduta è stata approvata anche la riforma del sistema di riscossione di imposte e multe (Il Sole 24 Ore). Al Senato, la commissione Giustizia ha dato il via libera al disegno di legge, presentato da Fratelli d'Italia, che stabilisce che la gestazione per altri è un reato, anche se vi si ricorre all’estero (La Stampa). La Camera, infine, ha approvato definitivamente l'articolo 1 del disegno di legge Nordio che abroga il reato di abuso d'ufficio. Il voto finale sul provvedimento è fissato per la prossima settimana (Il Sole 24 Ore).
6️⃣ Si vola
La Commissione europea ha dato il via libera alla fusione tra Ita Airways e Lufthansa. La compagnia tedesca acquisirà dal ministero dell’Economia italiano il 41% di Ita, attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro. Entro il 2033 è previsto il completamento dell’acquisizione, con un investimento complessivo di 829 milioni (Il Sole 24 Ore).
7️⃣ A casa
Agli Europei di calcio, l’Italia, campione in carica, è stata eliminata agli ottavi dalla Svizzera, che ha battuto la nazionale azzurra per 2-0 (Rainews).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Oltre il tarocco
In un tempo non troppo remoto, acquistare una copia di un oggetto di lusso - un profumo, un orologio, un capo d’alta moda o un pezzo d’arredamento - era considerato come un gesto di cui vergognarsi. Oggi la cultura del “dupe”, termine che deriva dall’abbreviazione di “duplicate”, è invece diventata una bandiera nei comportamenti di consumo della generazione Z e, in misura minore, dei Millennial (Cnbc).
Compra come un miliardario Acquistare imitazioni è una risposta all’impossibilità di accedere a determinati beni non indispensabili perché hanno un prezzo per molti inarrivabile. Invece di reagire con frustrazione i cultori della copia sembrano preferire la sfida al potere dei grandi marchi: su TikTok e Reddit spopolano video e discussioni al riguardo, nei quali i partecipanti sfoggiano le loro collezioni di “copie” e la loro capacità di confrontarne le caratteristiche rispetto all’originale. Un fenomeno che si può definire, usando le parole di Naomi Klein, come “culture jamming”, cioè un tentativo di resistere al dominio delle grandi marche sostituendo al valore dell’autenticità, il vanto di possedere un duplicato (Link).
Abbraccia il clone? Pur avendo implicazioni critiche in termini di violazioni del copyright e sostenibilità ambientale, la dupe culture sta anche favorendo la nascita di app e siti per aiutare a trovare negli e-commerce copie economiche di oggetti di lusso (Fast Company) e persino alcuni marchi “colpiti”, come Lululemon, stanno scegliendo di fare delle campagne, come consentire lo scambio di prodotti duplicati con l’originale, per cercare di beneficiare dell’ascesa del “dupe” (Guardian).
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