Che settimana! #23/23
Gli effetti della distruzione della diga di Nova Kakhovka | Segnali di controffensiva da parte di Kiev | Accordo europeo sulla riforma del diritto d'asilo | Asse Meloni - Scholz
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Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Disastro d’acqua
In Ucraina sono stati distrutti la grande diga di Nova Kakhovka e la vicina centrale idroelettrica sul fiume Dnipro (Ap). L'acqua si è riversata a valle inondando decine di villaggi e costringendo all'evacuazione decine di migliaia di persone (Bbc). Kiev e Mosca si sono accusate a vicenda, ma entrambe negano ogni coinvolgimento (Nbc News). Gli esperti parlano del peggiore disastro a livello ecologico dai tempi di Chernobyl (Guardian).
2️⃣ Controffensiva in corso?
L'esercito ucraino ha intensificato gli attacchi nel sud-est del Paese, in particolare nella regione di Zaporizhzhia (Guardian). Secondo Abc News si tratta dell’avvio dell’attesa controffensiva. Kiev nega che l'operazione sia iniziata (Reuters), ma ha ammesso che il suo esercito sta facendo progressi sul fronte orientale, soprattutto nei pressi di Bakhmut (Politico).
3️⃣ Intesa sui migranti
Nel corso del Consiglio Affari Interni, i Paesi Ue hanno trovato un accordo per aggiornare le procedure di frontiera e la gestione dell'asilo per i migranti (EuroNews). Tra i punti principali la possibilità di versare 20 mila euro a un fondo comune per ogni migrante di cui lo Stato non accetta la redistribuzione e quella di effettuare rimpatri anche verso un Paese di passaggio, e non solo quello di partenza (Sky TG24).
4️⃣ Alleato tedesco
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato la premier Giorgia Meloni a Roma: i temi al centro del bilaterale sono stati il sostegno all'Ucraina, l'emergenza migranti, la cooperazione industriale e la transizione energetica (Agi). La premier ha detto che è stato raggiunto l'accordo sul Piano di Azione Italia-Germania da adottare entro la fine dell'anno (Euractiv), aggiungendo che l'operazione Ita-Lufthansa mette in luce la convergenza degli interessi strategici dei due Paesi (La Stampa).
5️⃣ Geopolitica nordafricana
La premier Meloni è stata in visita in Tunisia dove ha incontrato il presidente Kais Saied per discutere della stabilizzazione del Paese e del dossier migranti (RaiNews 24). Meloni tornerà a Tunisi domenica assieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e al premier olandese Mark Rutte (Repubblica). Nel frattempo la presidente del Consiglio ha ricevuto a Roma il primo ministro ad interim libico Abdul Hamid Dbeibeh (La Stampa).
6️⃣ Agenda italiana
La Camera ha confermato la fiducia all'esecutivo sul decreto legge Pa, contenente la stretta sui controlli della Corte dei Conti sulle spese del Pnrr e la proroga dello scudo erariale (Il Sole 24 Ore). La premier Meloni ha annunciato la creazione di un tavolo con gli enti locali per gestire il post-alluvione in Emilia, coordinato dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci (Il Fatto Quotidiano). Il Cdm ha dato il via libera al disegno di legge che introduce una stretta contro la violenza sulle donne (Ansa).
7️⃣ Crescita altalenante
Secondo i dati Istat, il Pil italiano è atteso in crescita del +1,2% nel 2023 e del +1,1% nel 2024, seppur in rallentamento rispetto al 2022 (Il Sole 24 Ore). L'Eurozona è entrata ufficialmente in recessione tecnica dopo che l'Eurostat ha rivisto al ribasso la crescita nel primo trimestre del 2023, quando il Pil è calato dello 0,1% per il secondo trimestre consecutivo (Politico).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Alternative abitative
In tutto il mondo i prezzi nel mercato immobiliare hanno avuto un’impennata nel corso degli ultimi anni, anche grazie a un accesso al credito facilitato da tassi di interesse bassissimi (prima dei recenti rialzi da parte della Banche centrali). Negli Stati Uniti gli esperti discutono apertamente sul fatto che questa bolla possa scoppiare, anche se con conseguenze diverse rispetto alla crisi del 2008 (Forbes). In Europa si assiste a una dinamica più variegata con alcuni Paesi che hanno assistito a un importante balzo dei prezzi, mentre in altri (tra cui l’Italia) il trend è stato più stabile (Euronews).
Esempio austriaco In un contesto del genere Vienna si presenta come un modello totalmente alternativo. Il 60% dei cittadini della capitale austriaca vive in abitazioni che fanno parte di progetti di social housing (The Nation). Un meccanismo che permette di affittare appartamenti a un prezzo calmierato e non affetto dalle speculazioni del mercato, senza alcuna revisione del proprio contratto nel caso cresca lo stipendio dell’inquilino. La peculiarità di Vienna è rappresentata dall’amplissima platea di persone che possono fare richiesta di accesso a questo servizio (New York Times Magazine).
Ritardo italiano Sotto questo punto di vista l’Italia è ancora piuttosto indietro agli standard europei. Stando agli ultimi dati, sono 2,2 milioni le persone che fanno già ricorso al social housing nel nostro Paese. Ma altre 600 mila famiglie sono ancora in lista di attesa (Sky TG24). Una situazione che si deve confrontare anche con dei paradossi territoriali: in Lombardia, regione leader in Italia a livello di numeri riguardanti l’edilizia popolare, sono ben 15 mila gli appartamenti che per differenti ragioni non sono stati affittati e rimangono per questo vuoti (Il Foglio).
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