Che settimana! #2/24
Usa e Regno Unito attaccano gli Houthi nello Yemen | Attal è il nuovo primo ministro francese | Ecuador nel caos | Salta l'accordo tra ArcelorMittal e governo sull'ex Ilva di Taranto
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Acque agitate
Nella notte tra giovedì e venerdì, forze statunitensi e britanniche hanno lanciato una serie di bombardamenti sullo Yemen, colpendo una dozzina di siti usati dai ribelli Houthi come basi (Cnn). Il leader degli Houthi Mohammed al-Bukhaiti ha dichiarato che Usa e Regno Unito "si renderanno presto conto di aver commesso la più grande follia della loro storia" (Bbc). L’operazione arriva dopo settimane di avvertimenti perché cessassero gli attacchi alle navi commerciali in transito nel Mar Rosso, tra cui una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, passata con l’astensione di Russia e Cina (Washington Post). Come conseguenza delle tensioni, i traffici attraverso l’area sono già crollati del 30% (Ft).
2️⃣ Escalation regionale?
Alla Corte internazionale di giustizia de L’Aia, il principale tribunale Onu, è iniziato il procedimento relativo alla causa che il Sudafrica ha presentato contro Israele, accusato di aver violato la convenzione contro il genocidio con l’operazione militare in corso nella Striscia di Gaza (Nyt). Al termine di una settimana di visite in Medio Oriente, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha escluso che la guerra tra Israele e Hamas stia degenerando in un conflitto regionale più ampio, pur ammettendo che ve ne sia il rischio (Cnn).
3️⃣ La nuova guardia
Gabriel Attal è il nuovo primo ministro francese: 34 anni, titolare dell’Istruzione da pochi mesi, è il più giovane di sempre e il primo dichiaratamente omosessuale (France24). Succede alla dimissionaria Élisabeth Borne, rimasta in carica poco meno di due anni, e rappresenta il tentativo del presidente della Repubblica Emmanuel Macron di rilanciare il suo secondo (e ultimo) mandato all’Eliseo, soprattutto in vista delle elezioni europee di giugno e dopo mesi di difficoltà legate alle riforme delle pensioni e dell'immigrazione (Le Monde).
4️⃣ Pastorale americana
Negli Usa, democratici e repubblicani del Congresso hanno raggiunto un accordo preliminare sul bilancio federale con un tetto di spesa a 1600 miliardi di dollari: l’obiettivo è evitare lo "shutdown", cioè lo stop parziale al budget 2024, prima della scadenza del 19 gennaio (Reuters). Gli avvocati dell’ex presidente Donald Trump, intanto, hanno detto che il tycoon non può essere processato per aver interferito con le elezioni del 2020 perché protetto dall'immunità presidenziale (Cnn), una linea difensiva criticata dagli sfidanti per la nomination repubblicana Nikki Haley e Ron DeSantis (Politico). In una parallela causa civile a New York, il giudice ha stabilito la responsabilità di Trump per frode finanziaria (Cbs).
5️⃣ Nel caos
L'Ecuador è in stato di emergenza da lunedì a causa della fuga dal carcere del capo di una potente banda di narcotrafficanti e delle successive rivolte in altri penitenziari (Nyt), che hanno fatto almeno dieci morti. Il presidente Daniel Noboa ha detto che il Paese è "in guerra" con i cartelli della droga che stanno tenendo in ostaggio oltre 130 tra guardie carcerarie e personale amministrativo delle prigioni (Guardian).
6️⃣ Futuro d’acciaio?
Saltato il tavolo con ArcelorMittal sull’ex Ilva di Taranto, il governo lavora a un “divorzio consensuale”, è emerso nel corso di un vertice con i sindacati a palazzo Chigi (Agi). La multinazionale franco-indiana, che detiene il 62% di Acciaierie d’Italia, ha rifiutato infatti la richiesta arrivata dall’esecutivo italiano di un aumento di capitale da 320 milioni di euro, che avrebbe portato la partecipazione statale nell’azienda siderurgica, tramite Invitalia, dall’attuale 38% al 66%, con l’obiettivo di garantire la continuità produttiva (Il Post). Ora si potrebbe riaprire lo scenario dell’amministrazione straordinaria, accompagnata dalla ricerca di nuovi investitori.
7️⃣ And the winner is…
All'81esima edizione dei Golden Globe assegnati dalla stampa estera di Hollywood, “Oppenheimer" di Christopher Nolan ha vinto come miglior film drammatico, mentre "Poor Things" di Yorgos Lanthimos ha battuto "Barbie" nella categoria dedicata alle commedie, e "The Bear" ha ottenuto il titolo nella categoria serie tv (The Hollywood Reporter). In molti casi, la kermesse anticipa i probabili vincitori degli Oscar.
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ A scuola di umiltà intellettuale
L’espressione ormai è ampiamente entrata all’interno del dibattito tra gli psicologi che ne stanno studiando gli effetti positivi nella società (Abc): l’umiltà intellettuale è quell’abilità che permette di riconoscere e accettare i limiti delle proprie capacità cognitive, delle credenze e dei bias che ci condizionano quotidianamente. “Pensi di avere ragione su qualsiasi cosa? Se la risposta è no, allora dov’è che ritieni di sbagliare?”. Due domande che apparentemente possono suonare anche un po’ scontate, ma le cui risposte rappresentano già un’importante misura del grado di umiltà intellettuale di un individuo (Big Think).
Un’abilità da coltivare Il Greater Good Magazine dell’Università di Berkeley ha elencato alcuni tra gli studi più recenti che dimostrano come questa qualità possa essere coltivata in determinati contesti. Una delle ricerche più interessanti ha mostrato come anche corsi online mirati possano favorire lo sviluppo dell’umiltà intellettuale. Ma quali sono i requisiti personali per poter affrontare questo percorso? Da un lato certamente mettere da parte l’ego e il dogmatismo che ci ancorano alle nostre certezze ritenute granitiche, dall’altro lasciare invece spazio a un atteggiamento più aperto, curioso, incline alle nuove conoscenze e che parte dalla consapevolezza dei propri limiti (The Conversation).
Apprezzamenti inaspettati Se gli psicologi hanno da tempo approfondito il tema a tal punto da descrivere nel dettaglio le sfumature che l’umiltà può assumere (Psychology Today), curiosamente quella intellettuale sta facendo breccia anche tra personalità da cui non ci si aspetterebbero grandi capacità di ammissione delle proprie mancanze. Una di queste è il fondatore di Amazon Jeff Bezos che partecipando recentemente a un podcast ha nuovamente elogiato questa capacità di riconoscere i propri errori e di cercare idee migliori, indicandola anche come uno dei criteri per assumere le persone in azienda (Inc).
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