Che settimana! #22/23
Ok all'accordo sul debito federale Usa | Erdogan presidente per la terza volta | Scontro tra governo e Corte dei Conti | Il centrodestra vince i ballottaggi nei comuni
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Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Default scampato
Dopo una lunga trattativa l’amministrazione Biden e lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy hanno definito l’accordo per l'innalzamento del tetto al debito federale per i prossimi due anni, a fronte di tagli alla spesa chiesti dai repubblicani (Nyt). Venerdì l’intesa ha ottenuto l’ok di entrambi i rami del Congresso, in tempo per evitare il termine per il default (Reuters).
2️⃣ Chi vince…
Recep Tayyip Erdogan, presidente in carica della Turchia dal 2014, ha vinto le elezioni al ballottaggio, superando lo sfidante social-democratico Kemal Kilicdaroglu con il 52% delle preferenze e ottenendo così il suo terzo mandato (Reuters).
3️⃣ …e chi perde
Il premier spagnolo Pedro Sánchez si è dimesso e ha sciolto il parlamento, chiedendo al Re Filippo VI di anticipare al 23 luglio le elezioni politiche previste per dicembre, in seguito alla sconfitta subita dall’alleanza progressista guidata dal Partito socialista alle elezioni regionali e comunali di domenica scorsa (El País).
4️⃣ La guerra dei droni
Durante il vertice dei ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica che si è svolto a Oslo mercoledì e giovedì, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che tutti gli alleati concordano sul fatto che "l'Ucraina diventerà presto un membro dell'Alleanza" (Cnn). Sul terreno di battaglia, la settimana è stata caratterizzata dal massiccio attacco, realizzato con l’uso di droni iraniani, contro Kiev (Guardian). Martedì Mosca è stata colpita da un attacco con droni che ha causato danni di scarsa entità a tre edifici residenziali: l’Ucraina, accusata di atto terroristico, smentisce il coinvolgimento (Bbc).
5️⃣ Nervosismi balcanici
Una trentina di militari Nato sono rimasti feriti in Kosovo in seguito a scontri con manifestanti serbi che da venerdì scorso protestano per impedire ad alcuni sindaci di etnia albanese appena eletti di raggiungere i loro uffici (Guardian). L’Alleanza Atlantica ha perciò aumentato il dispiegamento di forze, inviando 700 soldati nel nord del Paese (Le Monde).
6️⃣ Governo vs Corte dei Conti
Il governo preme per eliminare la vigilanza in itinere sul Pnrr della Corte dei Conti, affermando che i controlli da parte della Commissione Europea sono sufficienti (Il Sole 24 Ore). La relazione semestrale sull'attuazione del Pnrr mostra che la maggior parte delle amministrazioni ha speso meno del previsto fino a febbraio, raggiungendo quota 25,7 miliardi, con un aumento di un solo miliardo rispetto a fine 2022 (Repubblica).
7️⃣ Il centrodestra vince le amministrative
Il centrodestra ha vinto ai ballottaggi delle elezioni comunali in cinque capoluoghi su sette: Ancona, Pisa, Massa, Siena e Brindisi sono andati al centrodestra, Vicenza al centrosinistra e Terni a Stefano Bandecchi, sostenuto da liste civiche (Pagella Politica).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ “Soft power” giapponese
Walkman, Game Boy, karaoke, tamagotchi: quattro prodotti nati in Giappone che, insieme ad anime come “Atlas Ufo Robot”, hanno contribuito a formare l’immaginario di chi all’epoca era ragazzino in Occidente, facendo concorrenza alla macchina culturale statunitense che aveva dominato i decenni precedenti. Questa influenza è l’oggetto di “Pop - Come la cultura giapponese ha conquistato il mondo”, libro scritto dal traduttore e giornalista americano Matt Alt, appena pubblicato in Italia.
Economia dello svago Dalla sua prospettiva d’oltreoceano, Alt afferma che l’Italia degli anni Ottanta era un posto privilegiato rispetto agli Usa quanto ad accesso ai prodotti culturali nipponici. In parallelo, l’esportazione di questi contenuti e oggetti è un'espressione importante della cultura giapponese, che è pervasa storicamente da una giocosità che era stata schiacciata dall’autoritarismo in atto durante la Seconda guerra mondiale, ma che dopo quest’ultima ha aiutato la ripresa del Paese (Rivista Studio).
Alle origini Alt evidenzia inoltre un rapporto, a suo avviso tutt’altro che negativo, tra i prodotti culturali in questione e “l’infantilizzazione” che ha caratterizzato prima la società giapponese e oggi la nostra. Un esempio pratico? Negli anni ‘90 scambiarsi messaggini pieni di carinerie veicolate attraverso simboli era un’abitudine comune tra le giovani donne giapponesi. Allora non si chiamavano emoticon ed erano dei codici numerici; oggi sono un diffuso sistema per comunicare che ha, almeno in parte, soppiantato altri, come le telefonate.
Non tutto il gioco vien per nuocere La diffusione massiccia tra gli adulti di comportamenti che richiamano quelli dei bambini è spesso condannata come una forma di rifiuto delle responsabilità e ha indubbiamente degli estremi negativi, ma secondo Alt la ricerca di uno sfogo giocoso e creativo, mutuata in modo più o meno cosciente dalla cultura giapponese, ha il pregio di essere una forma di resistenza creativa di fronte a tempi complessi (Aeon).
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