Che settimana! #21/25
Netanyahu: "Israele controllerà tutta Gaza". E lascia entrare gli aiuti umanitari | Trump sente Putin e Zelensky | Ue e Regno Unito firmano nuova intesa post-Brexit | Istat: Pil italiano in frenata
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Guerra senza fine
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che la guerra a Gaza continuerà finché la Striscia non sarà "interamente" sotto controllo israeliano. E ha prospettato un piano in tre punti per affrontare la crisi umanitaria: una volta entrati i camion, gli aiuti verranno distribuiti da aziende statunitensi con il supporto dell'esercito israeliano, creando una zona sicura per i civili (Bbc). Le Nazioni Unite hanno confermato che i loro magazzini hanno ricevuto il carico di circa 90 camion di cibo e medicinali, di cui ieri è iniziata la distribuzione (Il Post). Spinta da 17 Paesi su 27 (Germania e Italia tra i contrari), l’Unione europea ha aperto alla revisione dell’accordo di associazione con Israele, un trattato che prevede che i rapporti siano basati sul rispetto dei diritti umani (Euronews), mentre il Regno Unito ha sospeso i negoziati per un nuovo accordo commerciale con Israele e annunciato sanzioni contro i coloni della Cisgiordania (Ap). Intanto A Jenin, in Cisgiordania, l'esercito israeliano ha sparato in aria sopra una delegazione di 25 ambasciatori e diplomatici europei e arabi in visita in un campo profughi. Nessuno è rimasto ferito (France 24). Nell'incidente è stato coinvolto anche il viceconsole italiano Alessandro Tutino (Ansa).
2️⃣ Cercare la linea
Lunedì, il presidente Usa Donald Trump ha avuto dei colloqui telefonici separati con il leader russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, annunciando che Mosca e Kiev inizieranno “immediatamente” negoziati per preparare colloqui di pace. Tuttavia, Trump ha segnalato che gli Stati Uniti lasceranno che siano le parti in conflitto a trovare un accordo senza il ruolo di mediatore americano (Guardian). Putin si è mostrato più cauto, dichiarando che un cessate il fuoco è possibile “se si raggiungono gli accordi giusti”, senza però specificare quali (Euronews). L’Unione europea e il Regno Unito hanno approvato nuove sanzioni contro la Russia (France24). Intanto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con Papa Leone XIV, che ha confermato la disponibilità del Vaticano a ospitare i prossimi passi della trattativa (Avvenire). La premier ha parlato anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky di “possibili piattaforme per i colloqui con i russi” (Ansa), mentre ieri Meloni ha annunciato di aver sentito al telefono Donald Trump e di stare lavorando insieme al presidente Usa per avviare un nuovo round di negoziati (Sky TG24).
3️⃣ Dall’America con furore
L’amministrazione Trump ha revocato la certificazione governativa che permette all’università di Harvard di ammettere nell’ateneo studenti provenienti dall’estero. In conseguenza al provvedimento oltre 6.700 studenti internazionali (il 27% della popolazione studentesca) rischiano di perdere il visto per rimanere negli Usa (Politico). Intanto la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato con un solo voto di scarto il maxi provvedimento fiscale e di spesa voluto dal presidente Donald Trump. La legge, che se approvata anche dal Senato potrebbe aumentare il debito pubblico di 3,8 trilioni nei prossimi dieci anni, intende estendere i tagli alle tasse approvati nel 2017, eliminare gli incentivi fiscali per le energie rinnovabili, aumentare i finanziamenti per sicurezza ai confini, difesa e rimpatri, e introdurre tagli al programma di assistenza sanitaria pubblica Medicaid (Reuters). Venerdì scorso, l’agenzia di rating Moody’s ha tolto al governo degli Stati Uniti il suo massimo rating creditizio, abbassandolo da Aaa ad Aa1 (Ap).
4️⃣ Europa alle urne
Con il 53,6% dei voti l'europeista Nicușor Dan, sindaco di Bucarest, ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania contro il sovranista George Simion, candidato di estrema destra e vincitore del primo turno (Bbc). Dopo aver inizialmente accettato la sconfitta, Simion ha chiesto l’annullamento delle elezioni (Guardian), ma la Corte costituzionale romena ha respinto all’unanimità il ricorso (Politico). In Polonia, Rafał Trzaskowski, candidato della coalizione di centrodestra al governo, e Karol Nawrocki, candidato del partito conservatore Diritto e Giustizia, andranno al ballottaggio per l’elezione del presidente della Repubblica (Politico). Intanto in Portogallo, il centrodestra del primo ministro uscente, Luís Montenegro, ha vinto le elezioni parlamentari anticipate. Il suo partito, Alleanza Democratica, ha superato il 32% dei voti, ma non ha la maggioranza necessaria per formare un nuovo governo. Al secondo posto nei consensi, il Partito Socialista al 23%, risultato sfiorato anche dal partito di estrema destra Chega, al 22,56% (Euronews).
5️⃣ Brexit, remember?
Lunedì il Regno Unito e l’Unione europea hanno firmato un accordo post-Brexit su sicurezza, pesca ed energia, come abbiamo spiegato sul nostro blog. Sul fronte della difesa, Londra aderirà a un partenariato di sicurezza con l’Ue, partecipando anche ai programmi europei di riarmo (Cnn); inoltre, esplorerà la partecipazione al mercato unico elettrico Ue, mentre sono previsti accordi per facilitare il commercio agroalimentare e il controllo alle frontiere. Sul tavolo anche l’estensione dell’accesso alle acque di pesca britanniche fino al 2038 e un programma di mobilità giovanile, con limiti e controlli (Bbc). Il premier britannico Keir Starmer ha definito l’accordo un “reset” per superare le divisioni (Bbc). Intanto i 27 Stati membri dell’Unione europea hanno dato il via libera preliminare a un fondo per la difesa da 150 miliardi di euro (Euronews).
6️⃣ Poveri italiani
Nel suo Rapporto Annuale 2025, l'Istat ha stimato un rallentamento della crescita rispetto all'andamento già moderato del 2024, a causa delle politiche commerciali globali. Inoltre ha rilevato che le retribuzioni hanno perso, tra il 2019 e il 2024, il 10,5% del potere d'acquisto a causa della forte crescita dei prezzi. In Italia il 23,1% della popolazione è a rischio povertà o esclusione sociale, con punte che toccano il 39,8% nel Sud. Una persona su dieci ha riferito di avere rinunciato a esami o visite specialistiche e gli over 80 hanno superato i bambini under 10 (Ansa).
7️⃣ Due madri
La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto per la madre non biologica di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia tramite procreazione medicalmente assistita praticata all’estero, se vi ha partecipato con il consenso e in modo condiviso con la madre biologica (Ansa).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Dipendenti dai social
“Brain rot” (marciume cerebrale) è la parola dell’anno 2024 secondo l’Oxford University Press. L’espressione indica il deterioramento mentale dovuto al consumo eccessivo di contenuti online superficiali ed è diventata di uso comune tra le giovani generazioni, le più esposte al fenomeno. Ma è vero che i social media fanno “marcire il cervello”? Non letteralmente, anche se diversi studi hanno dimostrato che possono avere conseguenze negative sulla salute mentale: chi passa molte ore online tende a sperimentare ansia, stress, disturbi del sonno e cali di autostima (Nature). Secondo uno studio di EY, il 36% degli italiani trascorre più tempo sui social network che a interagire con gli amici.
Smetto quando voglio? L'uso dei social media rilascia una scarica di dopamina, il neurotrasmettitore responsabile delle sensazioni di ricompensa e realizzazione. È il motivo per cui proviamo appagamento dopo aver scrollato infiniti video, ricevuto un like o un commento a un nostro post. Il problema è che più dopamina riceviamo, più ne vogliamo. Più si usano i social media, più diventa difficile per il cervello resistere. È così che possiamo diventare dipendenti dai social proprio come da droghe, alcol e gioco d'azzardo (The Conversation).
Social detox Gli adolescenti, i cui cervelli sono ancora in formazione, sono i più esposti: le connessioni neurali si adattano, potando le sinapsi e velocizzando i circuiti del piacere, a scapito dell’autocontrollo e della capacità di regolazione emotiva. Con il tempo, queste modifiche rendono più impulsivi, meno resistenti alla frustrazione e più vulnerabili a stress e ansia (National Geographic). Per combattere questo fenomeno sono diventati sempre più popolari i “detox da dopamina”, periodi di astinenza da stimoli digitali per resettare il cervello e tornare a un uso più consapevole della tecnologia, paradossalmente grazie alla diffusione sui social. I benefici, anche dopo pochi giorni, sembrano concreti: migliorano l’umore, l’autostima e la qualità del sonno (Vogue).
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