Che settimana! #21/24
Il presidente iraniano Raisi muore in un incidente aereo | Chiesto il mandato d'arresto per i leader israeliani e di Hamas | Il Regno Unito torna al voto il 4 luglio | Approvato l'Ai Act dell'Ue
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Schianto nella nebbia
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian sono morti in un incidente, causato dal maltempo, che ha fatto precipitare in una zona montuosa nel nord-ovest del Paese l’elicottero con il quale facevano ritorno da un viaggio al confine con l’Azerbaigian (Reuters). In attesa delle elezioni presidenziali convocate per il 28 giugno (Bbc), l’Iran affronta ora un nuovo periodo di instabilità (Nyt).
2️⃣ Mandati d’arresto
Mentre l’esercito israeliano continua l’avanzata a Rafah e i raid nella Striscia, il procuratore capo presso la Corte penale internazionale ha chiesto l’emissione di mandati di arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e i leader di Hamas Yahya Sinwar, Ismail Haniyeh e Mohammed Deif per crimini di guerra e contro l'umanità compiuti durante l'attacco del 7 ottobre e nella guerra a Gaza (Cnn). Mercoledì Spagna, Irlanda e Norvegia hanno annunciato che dal 28 maggio riconosceranno formalmente la Palestina come Stato (Politico). Giovedì il gabinetto di guerra israeliano ha dato il via libera alla ripresa dei colloqui per la tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi (Times of Israel).
3️⃣ Minacce a viso aperto
Dopo il discorso di insediamento del presidente Lai Ching-te, che a inizio settimana aveva ribadito la sovranità di Taiwan contro le rivendicazioni di Pechino (Guardian), la Cina ha condotto due giorni di esercitazioni "punitive" intorno all'isola (Reuters), dichiarando esplicitamente che l’obiettivo era testare la capacità dei propri militari di “prendere il potere” e occupare aree chiave dell'isola (Guardian).
4️⃣ Guerra su tutti i fronti
Mentre l'Ue e l’Ucraina stanno cercando di avviare i negoziati formali per l'adesione dell'Ucraina all'Ue già dal 25 giugno (Politico), il Consiglio Affari generali ha dato l’ok all'accordo per l'utilizzo degli extraprofitti dei beni russi congelati per devolverli alla difesa e alla ricostruzione dell'Ucraina (Bloomberg). La Russia, invece, ha approvato una norma che permetterebbe la confisca degli asset statunitensi nel Paese come ricompensa per le perdite legate ai profitti sui beni russi che Washington vuole destinare all'Ucraina (Ap). Un documento pubblicato martedì sul sito del ministero della Difesa russo, in cui Mosca delineava una modifica unilaterale dei confini nel Mar Baltico con Lituania e Finlandia, Paesi aderenti alla Nato, è stato successivamente rimosso senza spiegazioni (Politico).
5️⃣ Scossoni europei
Nel Regno Unito, il premier conservatore Rishi Sunak ha annunciato che il 4 luglio si svolgeranno le elezioni politiche, in anticipo di alcuni mesi sulla fine naturale del mandato. I laburisti, però, sono favoriti per tornare a Downing Street (Guardian). Al Parlamento europeo, i rappresentati di Alternative fur Deutschland sono stati espulsi dal gruppo di estrema destra Identità e Democrazia dopo che il loro principale candidato alle Europee, Maximilian Krah, aveva dichiarato che non tutti i membri delle SS naziste erano criminali di guerra (Euronews).
6️⃣ Redditometro sì, anzi no
Il governo italiano ha annunciato mercoledì la sospensione del decreto fiscale che conteneva le nuove regole sul redditometro, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo le polemiche nate all’interno della stessa maggioranza (Il Sole 24 Ore). Giovedì, con il voto alla Camera, il decreto Superbonus è stato approvato definitivamente, stabilendo così che le detrazioni per le spese sostenute nel 2024 saranno diluite in dieci anni e non più in quattro (RaiNews 24).
7️⃣ Primi al mondo
Il Consiglio dell'Unione europea ha approvato definitivamente l'Ai Act, la normativa continentale che disciplina lo sviluppo, la commercializzazione e l'uso dei sistemi di intelligenza artificiale nell’Unione. È la prima legge in materia a essere approvata nel mondo (Il Sole 24 Ore).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Logistica domestica
È una buona idea usare processi e strumenti nati per gestire le aziende e il lavoro in un ambito sentimentale e familiare? E se si sceglie di farlo, cosa comporta? Il New York Times racconta la storia di alcune coppie, persone poliamorose e famiglie che usano programmi come Slack, Trello, Notion o Asana per organizzare la propria vita privata, le esigenze di coppia e le necessità relative ai figli o agli animali domestici. Altri puntano invece sui fogli di calcolo o sui calendari condivisi. Altri ancora combinano questi strumenti con l’analisi di dati su determinati fenomeni e altre tecniche manageriali per cercare di gestire in modo efficiente la sfera personale.
Spazio ai sentimenti Nei canali e nelle liste di attività, raccontano gli intervistati, compaiono elenchi della spesa, turni per fare il bucato, informazioni sulle scelte finanziarie e incombenze di varia natura, ma alcuni scelgono di ritagliare uno spazio anche per aspetti meno “pragmatici”. Ad esempio, una sezione per condividere bei ricordi oppure per esprimere gratitudine al partner.
Famiglie data-driven? Una sostenitrice di questo modo di fare è l’economista e docente universitaria Emily Oster, autrice di alcuni libri sulla gravidanza e sulla genitorialità (Npr), che sostiene che l'adozione di pratiche e strumenti aziendali faciliti la possibilità di costruirsi una vita a propria misura. Ma ci sono punti di vista opposti: gestire questi strumenti richiede tempo ed è un’attività ulteriore nella routine quotidiana (The New Republic). Inolte una pianificazione estrema, secondo Oliver Burkeman, giornalista e autore del libro “Quattromila settimane”, rischia di inaridire la quotidianità, togliendole vitalità e spontaneità. E non si può dimenticare che la vita, di suo, propende per l’imprevisto.
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