Che settimana! #21/23
I primi aiuti dopo l'alluvione | Le pagelle della Commissione Ue | Germania in recessione tecnica | La caduta di Bakhmut
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Le prime misure
Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con oltre due miliardi di euro di aiuti per le popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Marche (Sky TG24). Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha assicurato che le famiglie sfollate riceveranno fino a un massimo di 900 euro mensili per l'autonoma sistemazione (Repubblica). Un secondo Cdm ha infine esteso lo stato di emergenza anche ai comuni marchigiani e toscani colpiti dal maltempo (Ansa).
2️⃣ Tempo di pagelle
La Commissione europea ha pubblicato le raccomandazioni semestrali sull'andamento economico, specifiche per ciascun Paese membro: all’Italia viene richiesto di mantenere la spesa primaria entro l’1,3% nel 2024, insistendo poi sull’attuazione del Pnrr (Il Sole 24 Ore). Chiaro l’invito a conservare la progressività del sistema tributario (La Stampa).
3️⃣ Chi cresce e chi no
Nel primo trimestre del 2023 il Pil tedesco ha fatto segnare un -0,3%, che dopo il -0,5% degli ultimi tre mesi del 2022 porta Berlino in recessione tecnica (Dw). Stando ai dati dell’Ocse, l’Italia nei primi tre mesi dell’anno ha toccato un +0,5% dopo il -0,1% del trimestre finale del 2022 (Il Sole 24 Ore). Rivisto al rialzo a +1,3% il Pil statunitense del primo trimestre 2023 (Cnn).
4️⃣ Scontri sul campo
Dopo mesi di battaglia, i russi hanno annunciato di aver preso il controllo di Bakhmut nonostante la città sia ormai completamente distrutta (Nyt). Il leader della compagnia Wagner Yevgeny Prigozhin ha detto di voler ritirare le sue milizie entro il 1° giugno (Bbc). Due gruppi paramilitari russi oppositori di Putin hanno lanciato un'incursione nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina (Cnn).
5️⃣ Urne greche
Con quasi il 41% dei consensi, i conservatori di Nea Demokratia del premier Kyriakos Mitsotakis hanno vinto le elezioni in Grecia doppiando il risultato della sinistra radicale di Syriza, guidata da Alexis Tsipras. Mitsotakis ha però chiesto una seconda votazione il 25 giugno: la nuova tornata garantisce al primo partito un premio di maggioranza in Parlamento che permetterebbe a Nea Demokratia di governare da sola (Politico).
6️⃣ In corsa
Il governatore della Florida Ron DeSantis ha ufficialmente presentato all’interno di uno Space di Twitter assieme a Elon Musk la sua candidatura alla primarie repubblicane, in vista delle presidenziali 2024 negli Usa (Npr). L’evento è però stato segnato da molti problemi tecnici della piattaforma (Nyt).
7️⃣ Maxi sanzione
Meta è stata multata dal Garante della Privacy irlandese per 1,2 miliardi di euro per aver violato il Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali: dovrà sospendere i trasferimenti di dati verso gli Usa (Euractiv).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ La diplomazia secondo Netflix
Tensioni internazionali, intrighi politici e alleati sull’orlo di una guerra, ma anche un matrimonio turbolento, un servizio fotografico su Vogue e una carriera sulla rampa di lancio verso la Casa Bianca. Adesso pure il Foreign Service a stelle e strisce ha il suo momento di popolarità Netflix, scrive Foreign Policy a proposito di “The Diplomat”, la serie tv con protagonista Kate Wyler, un’immaginaria ambasciatrice degli Stati Uniti inviata senza troppo preavviso a Londra, interpretata da Keri Russell. Dopo il successo della prima stagione, la piattaforma ha da poco annunciato che girerà il seguito (Esquire).
Reality Check Durante la realizzazione della serie, Debora Cahn, autrice e produttrice di “The Diplomat” e veterana di format come “The West Wing” e “Homeland”, ha chiesto la consulenza di una sessantina tra attuali ed ex funzionari del dipartimento di Stato americano, esperti di protocollo e analisti di intelligence (Politico). Le istituzioni Usa danno spesso consigli agli autori dei thriller politici, ma è la prima volta che un’intera serie si incentra sulla vita di un’esponente del ministero degli Esteri.
“Not nearly as sexy” Il New York Times e Politico hanno chiesto a vari diplomatici di carriera di recensire la serie: “Diciamo che il mio lavoro non è così sexy come il suo”, ha messo le mani avanti il (vero) portavoce della sede Usa nel Regno Unito. I dettagli accurati non mancano, ma l’allontanamento dalla realtà è marcato: la nomina Wyler, ad esempio, non passa dal Senato e non tiene conto del fatto che, di prassi, sono i finanziatori del presidente a diventare ambasciatori. Come la vera titolare della sede di Londra, Jane D. Hartley, che ha raccontato che negli ultimi tempi il suo lavoro ha attirato molta curiosità (Nyt).
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