Che settimana! #17/23
Biden si ricandida | La proposta Ue per il nuovo Patto di stabilità | Le assenze in Parlamento mettono in difficoltà il governo sul Def | Telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Alla ricerca del secondo mandato
Il presidente Usa Joe Biden ha annunciato l’intenzione di ricandidarsi alla elezioni del 2023 per ottenere un secondo mandato e "concludere il lavoro fatto finora" (Ap).
2️⃣ Manovre di bilancio
Con 217 voti a favore la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge repubblicano che prevede l'aumento del tetto del debito di 31,4 trilioni di dollari e allo stesso tempo un taglio della spesa pubblica del 14% per un decennio (Reuters). Il provvedimento potrebbe non arrivare al Senato, ma l’obiettivo politico è costringere l'amministrazione Biden a negoziare sulla riduzione delle spese federali (Nyt).
3️⃣ Un nuovo Patto
La Commissione europea ha presentato la proposta di riforma del Patto di stabilità e crescita. Confermati i parametri del 3% per il rapporto deficit/Pil e del 60% per quello debito pubblico/Pil, l’obiettivo è che gli Stati con un debito elevato stabiliscano dei piani ridurlo gradualmente, attraverso un taglio del disavanzo dello 0,5% all’anno in un arco di tempo di quattro anni, estendibile fino a sette (Agi). La proposta sarà discussa dal Consiglio e dal Parlamento e dovrà fare i conti, in particolare, con l’opposizione della Germania che puntava a regole più stringenti (Politico).
4️⃣ Autogol sul Def
La Camera ha bocciato la risoluzione di maggioranza collegata al Def che autorizzava lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. La risoluzione ha ottenuto 195 voti favorevoli, ma essendo necessaria la maggioranza assoluta, pari a 201 sì, il testo non è passato (Il Sole 24 Ore). L’esito è il risultato di numerose assenza tra i parlamentari della maggioranza e ha costretto il governo a convocare d’urgenza un Consiglio dei Ministri per elaborare una nuova risoluzione, approvata oggi con 221 voti (Ansa).
5️⃣ In fuga
Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia hanno deciso di evacuare dal Sudan personale diplomatico e cittadini residenti nel Paese africano, in cui continua, a dispetto dei tentativi di instaurare una tregua (Bbc), il conflitto tra l’esercito e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (Bbc).
6️⃣ Se telefonando…
Il presidente cinese Xi Jinping ha telefonato all'omologo ucraino Volodymyr Zelensky: è il primo contatto diretto tra i due dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Xi ha ribadito che la Cina è "sempre stata dalla parte della pace" e ha annunciato che invierà il rappresentante speciale del governo per gli affari eurasiatici a Kiev (Bbc). All’alba di venerdì Mosca a ripreso a bombardare tutto il Paese, mentre aumenta le difese nel sud-est in attesa della controffensiva ucraina (Reuters).
7️⃣ Imbarazzi diplomatici
Durante la riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che è presieduto dalla Russia, a cui spetta la guida mensile dell’organismo, il segretario generale António Guterres ha affermato che l’invasione russa in Ucraina viola la Carta delle Nazioni Unite (Reuters). La presidenza russa, data la situazione, è fonte di imbarazzo e polemiche perché offre a Mosca la possibilità di veicolare messaggi di propaganda e tentare di influenzare gli schieramenti geopolitici (Politico).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Ecodilemmi contemporanei
A inizio anno, nel Regno Unito, oltre 120 avvocati si sono impegnati in un atto di disobbedienza civile, rifiutandosi di perseguire gli attivisti climatici che si battono con metodi pacifici e di difendere le aziende che producono combustibili fossili. Ma la tendenza di questi gruppi ad alzare il tiro, facendosi notare con provocazioni che possono sfociare in atti vandalici o danneggiamenti, impone una riflessione: l’ecoterrorismo può essere considerato legittima difesa? (The Telegraph+).
Dalle parole ai fatti Questo tema è esplorato dal libro “Come far saltare un oleodotto”, scritto dall’attivista e accademico svedese Andreas Malm e adattato in un film da Daniel Goldhaber. Che risulta di particolare attualità, nella settimana dedicata alla Terra. Ma anche alla luce della recente stretta sulle azioni dimostrative in Italia, con il disegno di legge del governo che prevede anche il carcere per chi deturpa o imbratta i beni culturali (Il Sole 24 Ore). E le indagini della procura di Padova per associazione a delinquere nei confronti dei componenti di Ultima Generazione (Repubblica+).
Al bivio L’invito all’azione racchiuso nel libro-manifesto di Malm o i bombaroli improvvisati del film di Goldhaber offrono un punto di vista inedito su una realtà complessa (Roger Ebert): il confine fra disobbedienza civile, legittima protesta e reato che ha sempre accompagnato le conquiste civili e sociali (Valigia Blu). Quando le azioni si fanno più radicali il primo rischio è che si perdano di vista le cause per spostare il dibattito sulle modalità (Repubblica). Anche i collettivi ambientalisti iniziano a interrogarsi su questo e a prendere le distanze dalle forme di contestazione più impopolari, per allargare la loro base di consenso (The Conversation).
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