Che settimana! #15/24
Israele annuncia il parziale ritiro da Gaza | L'Europarlamento approva il Patto sulla migrazione e l'asilo | Il Def senza dati programmatici | Sei morti nell'esplosione di una centrale elettrica Enel
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Via da Gaza?
A sei mesi dall’inizio della guerra contro Hamas, Israele ha annunciato il ritiro di quasi tutte le truppe dalla città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza (Reuters), mentre nella parte nord dell’enclave resteranno solo due brigate (Guardian). La ragione del ritiro è preparare l’attacco contro Rafah (Politico), riguardo al quale il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato la pianificazione (Cnn). Migliaia di persone hanno protestato ripetutamente nel corso della settimana contro le politiche del governo israeliano, chiedendo le dimissioni dell’esecutivo e un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi (Bbc).
2️⃣ Intese anti-cinesi
Mercoledì, in seguito a un incontro a Washington, tra il presidente Usa Joe Biden e il premier giapponese Fumio Kishida, i due Paesi hanno annunciato una serie di misure per rafforzare ulteriormente la cooperazione militare ed economica in chiave anti-cinese. In collaborazione con l’Australia, inoltre, sarà sviluppato un nuovo sistema di difesa missilistica aerea (Nyt). Gli Usa hanno poi assicurato il proprio sostegno a livello di sicurezza marittima verso Giappone e Filippine, contro le minacce di Pechino riguardo ai territori contesi nel Mar Cinese Orientale e Meridionale (Cnn).
3️⃣ Nuove regole
Il Parlamento europeo, riunito in plenaria a Bruxelles, ha approvato il Patto Ue sulla migrazione e l’asilo dopo trattative che si sono prolungate per otto anni (Guardian). Il nuovo accordo mira ad accelerare le procedure di accoglienza dei richiedenti asilo e a favorire il rimpatrio degli irregolari nei Paesi d’origine. Ora la riforma passerà al Consiglio per l'ok definitivo senza discussione (Bbc). L’approvazione però è stato criticata dalle Ong, mentre le famiglie politiche dell’Europarlamento, inclusi i rappresentanti italiani, si sono mossi in modo differenziato a dispetto delle appartenenze (Eunews).
4️⃣ Un Def a metà
Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento di economia e finanza, che prevede per il 2024 una crescita più contenuta del Pil (+1%, rispetto al +1,2% previsto nella Nadef). La stima del debito invece è 137,8%, con un aumento al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026 (Il Sole 24 Ore). Nel documento mancano i dati programmatici, una scelta dovuta all’attesa per le indicazioni da parte della Commissione Ue sulle procedure d’infrazione - a cui l’Italia sarà esposta - ma probabilmente legata anche alla volontà dell’esecutivo di rinviare le scelte politiche a dopo le elezioni europee (Il Fatto Quotidiano).
5️⃣ I guai dell’opposizione
Il Movimento 5 Stelle ha annunciato che uscirà dalla maggioranza che alla Regione Puglia sostiene il presidente dem Michele Emiliano: quattro consiglieri regionali pentastellati abbandoneranno il gruppo di maggioranza e l'assessora al Welfare Rosa Barone si dimetterà dalla giunta (La Stampa). La decisione segue l'inchiesta sul voto di scambio che ha coinvolto l'assessora dimissionaria Anita Maurodinoia sia il successivo arresto per corruzione di Alfonso Pisicchio, membro della passata giunta di Emiliano (Ansa). Sul fronte delle possibili alleanze per le amministrative, mentre il Pd impone ai propri futuri candidati un codice etico (Repubblica+), il leader 5 Stelle Giuseppe Conte conferma l’intenzione di non allearsi né per le comunali a Bari né per le regionali in Piemonte (Agi).
6️⃣ Morte nella centrale
Sei persone sono morte a causa di un’esplosione avvenuta nella centrale elettrica di Suviana, nell’Appennino bolognese, mentre un altro lavoratore è ancora disperso. Altri quattro tecnici, rimasti feriti, sono ricoverati in ospedale (Ansa). La Procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo (Corriere).
7️⃣ Responsabilità climatica
La Corte di Strasburgo ha stabilito che il governo svizzero ha violato i diritti umani dei suoi cittadini perché non ha fatto abbastanza per proteggerli dagli effetti della crisi climatica (Bbc). La decisione, nata da un ricorso presentato da duemila donne svizzere, costituisce un precedente per future cause legali sul clima in tutta Europa (Politico).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Il tramonto delle app di incontri
Le app di incontri hanno cambiato le vite sentimentali di molti Millennial, diventando una presenza indiscussa su altrettanti smartphone, ma si trovano da un po’ di tempo a condividere un generalizzato declino con le altre realtà tech che hanno dominato l’ultimo decennio, come ad esempio X, l’ex Twitter (Nyt). Le “dating app”, oltretutto, faticano a convincere la Gen Z a fare download: per tanti di loro, accanto a un ritorno di fiamma per gli appuntamenti offline (Guardian), sono semmai i social media, in particolare Instagram e TikTok, ad essere diventati luoghi dove incontrare potenziali partner con cui si condividono degli interessi o delle idee (Time).
Wall Street Swipes Left? Questa situazione ha anche delle dirette conseguenze economiche per il mondo delle “dating app”. Dopo aver entusiasmato gli investitori per anni, Match Group (azienda che possiede Tinder, OkCupid e Meetic) e Bumble, cioè i due principali protagonisti del settore, hanno perso più di 40 miliardi di dollari di valore di mercato dal 2021, e continuano a licenziare dipendenti a fronte di una crescita dei ricavi poco soddisfacente e della difficoltà di innovare il prodotto, scrive il Nyt.
A corto di idee Nonostante il tentativo di offrire funzionalità inedite - ad esempio la possibilità per amici e parenti di dire la loro sui “match” suggeriti (Euronews), o di passare dagli appuntamenti sentimentali alle uscite per stringere nuove amicizie (TechCrunch) -, l’introduzione di formule di abbonamento dietro pagamento non sembra avere, in generale, aiutato le app di incontri a riguadagnare quota nel mercato online: a differenza dei cataloghi delle piattaforme di streaming come Spotify o Netflix, fa notare ancora il Nyt, Tinder & co. non sembrano infatti più garantire che dopo il click l’algoritmo riuscirà effettivamente ad aiutarli a trovare ciò di cui sono alla ricerca.
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