Che settimana! #15/23
Le rivelazioni del Pentagon leak | Timori di escalation intorno a Taiwan | La crescita globale si raffredda | Il governo vara il Def e le nomine delle partecipate
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Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ A colpi di leak
Una massiccia fuga di documenti riservati del Pentagono, finiti in rete, ha messo in discussione i piani di Kiev per una controffensiva di primavera (Cnn). Anche se secondo gli Usa le informazioni sono state manipolate, le rivelazioni rappresentano un rischio per i dossier al centro della sicurezza statunitense: la Cina, l'Indo-Pacifico, il Medio Oriente (in particolare Israele e i capi del Mossad) e il terrorismo (Cnn). L’Fbi ha arrestato un aviatore della Guardia Nazionale per la diffusione dei documenti (Nbc).
2️⃣ Offensiva simulata
Pechino ha organizzato una simulazione offensiva su vasta scala nei confronti di Taipei, mentre negli Usa la presidente di Taiwan Tsai Ing-wen incontrava lo speaker della Camera Kevin McCarthy (Guardian). Washington ha iniziato esercitazioni congiunte con le Filippine, che coinvolgeranno 17.600 militari fino a fine mese. La Difesa Usa ha annunciato che avrà accesso a quattro nuovi siti militari nel Sud-Est asiatico (The Nation).
3️⃣ La terza via
Rientrando dalla visita a Pechino, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato dell'indipendenza strategica cui deve ambire l'Europa, senza farsi trascinare nella logica dei blocchi contrapposti tra Usa e Cina (Politico). L'Eliseo ha poi smentito qualsiasi ipotesi di equidistanza fra Pechino e Washington (Bloomberg). In visita al presidente cinese Xi Jinping è andato anche il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, per potenziare le relazioni commerciali e cercare una vera mediazione sul conflitto ucraino (Ap).
4️⃣ In cerca del bis
Il presidente Usa Joe Biden ha dichiarato al Today show di Nbc di voler correre per un secondo mandato, pur non essendo ancora pronto per un annuncio ufficiale. Biden si è recato in visita in Irlanda del Nord per il 25esimo anniversario degli accordi di Venerdì Santo e ha firmato un patto commerciale sui minerali critici con il Regno Unito (Guardian).
5️⃣ Economia in panne
La Banca Mondiale ha rivisto al rialzo le prospettive di crescita per il 2023, dall'1,7% ipotizzato a gennaio all'attuale 2%, un dato che però peserà sul debito dei Paesi in via di sviluppo (Reuters). Pessimista invece il Fondo monetario internazionale la cui previsione di crescita per i prossimi cinque anni è del 3% l'anno, la peggior proiezione a medio termine dal 1990 (Qz).
6️⃣ I conti di casa
In Italia, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al Documento di economia e finanza che prevede un Pil in crescita dello 0,9% nell'anno in corso e dell'1,4% nel 2024. Nel Def è riportata anche la volontà di utilizzare tre miliardi di deficit per il taglio dei contributi fiscali a carico dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso (Il Sole 24 Ore). Il governo ha raggiunto l’intesa sulle nomine delle partecipate (Rainews).
7️⃣ Fronte mediterraneo
La Commissione Ue lavora a un nuovo programma per combattere il traffico di migranti dal Nordafrica: la commissaria Ylva Johansson andrà in Tunisia a fine mese (Ansa). Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ricevuto l'omologo tunisino Nabil Ammar, per coordinarsi nel contrasto del fenomeno e ribadire la posizione favorevole dell'Italia all’arrivo di sostegni economici per il Paese (Rainews). La premier Giorgia Meloni è in Etiopia per avviare un programma triennale di cooperazione del valore di 140 milioni di euro (Agi).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ I nuovi mostri
I mostri immaginari, quelli che si incontrano nei libri, al cinema o nei videogiochi, sono il più delle volte disegnati in modo da riflettere le paure e le ansie della società reale. Ma il mondo in cui viviamo, così in rapida evoluzione, rende difficile identificare i nostri mostri - a volte ci sorprendiamo a scoprire che potremmo perfino essere noi stessi. Jaroslav Švelch, docente di game design all’Università di Praga, nel suo libro “Player VS. Monster” esplora le narrazioni tradizionali, in cui l’eroe e il mostro sono facilmente individuabili, e come questa formula venga stravolta dalle storie che oggi hanno più successo.
Modello Arcade Negli anni ‘70 “Dungeons & Dragons” e “Space Invaders” hanno inaugurato l’epoca del “giocatore contro ambiente” e dei mostri come principali avversari da abbattere (New Yorker). Con diversi aspetti rassicuranti: l'uccisione di draghi o alieni è un elemento prototipico di una storia eroica, è qualcosa di moralmente accettabile e, per quanto il boss di fine livello sia potente, basta scoprire il suo punto debole o esercitarsi a sufficienza per avere la certezza di sconfiggerlo (Big Think).
Uscire dagli sche(r)mi In epoca più recente sono emersi modelli meno stereotipati di mostruosità: creature che possono suscitare simpatia, come nel gioco “Undertale”, che infatti prevede anche una strada “pacifista” (Inverse). Avventure che mettono in dubbio l’eroismo del protagonista, come “Shadow of the Colossus”, dove un eroe tragico uccide giganti enormi ma pacifici (Npr), o ancora mettono in scena il conflitto dell’eroe contro se stesso (The Gamer). Confermando il grande potenziale che i giochi e i loro mostri hanno di farci ripensare al nostro rapporto con l’alterità e di rimettere in discussione la centralità dell’umano.
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