Che settimana! #13/23
Taiwan tra Cina e Stati Uniti | L'Ucraina prepara la controffensiva | Trump incriminato | Netanyahu congela la riforma della giustizia
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Taiwan tra Cina e Usa
L’ex presidente di Taiwan tra il 2008 e il 2016 e oggi esponente dell'opposizione Ma Ying-jeou si è recato in Cina questa settimana invitando Pechino e Taipei a lavorare insieme per la pace (Guardian). Una posizione favorevole alla riunificazione, in contrasto con la visione dell’attuale presidente Tsai Ing-wen, in viaggio tra Stati Uniti, Guatemala e Belize, che nei prossimi giorni dovrebbe incontrare lo speaker repubblicano della Camera Kevin McCarthy a Los Angeles (Politico). La presidente ha detto che non si farà intimidire dalla Cina, che ha minacciato ritorsioni se l'incontro avverrà (Reuters).
2️⃣ Guerra e pace
Si fanno sempre più insistenti le voci di una controffensiva ucraina contro le forze russe prima dell'estate, mentre continuano gli scontri sul campo (Reuters). In un'intervista rilasciata all'Associated Press, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di aver invitato il leader cinese Xi Jinping nella capitale ucraina. In questi giorni il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez è a Pechino per cercare di coinvolgere la Cina nel raggiungimento della pace in Ucraina (Corriere), ma gli obiettivi della sua visita sono perlopiù di natura economica (20minutos).
3️⃣ Ex presidente incriminato
Il gran giurì di Manhattan ha incriminato Donald Trump per il pagamento all'attrice porno Stormy Daniels, avvenuto durante la campagna elettorale del 2016 in cambio del silenzio per un incontro risalente a dieci anni prima. Trump è il primo ex presidente incriminato nella storia americana (Cbs). Secondo la Cnn dovrà rispondere di 30 capi d'accusa di frode aziendale e potrebbe consegnarsi martedì alle autorità.
4️⃣ Pausa di riflessione
Il premier israeliano Benjaminu Netanyahu ha annunciato il congelamento della contestata riforma della giustizia, sospendendo la seconda e la terza lettura alla Knesset, con l'obiettivo di un esame del provvedimento insieme all'opposizione (Reuters). La riforma è stata anche al centro di uno scontro tra Netanyahu e il presidente statunitense Joe Biden (Nyt).
5️⃣ L’Ue dice sì alle auto green
I ministri europei dell’Energia hanno approvato il regolamento Ue sullo stop ai motori termici alimentati a benzina e diesel nel 2035 (Politico). L’Italia si è astenuta insieme a Bulgaria e Romania, la Polonia è stata l’unica a votare contro (Repubblica).
6️⃣ La partita del Pnrr
Il Pd ha chiesto un'informativa urgente da parte del ministro per gli Affari Ue, la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto sui "presunti ritardi del Pnrr e su quali siano state le modifiche apportate" (Ansa). Da Bruxelles, Fitto ha detto che si potrebbe immaginare un coordinamento unico dei fondi di Coesione e Pnrr (Ansa).
7️⃣ Allerta sull’AI
Esperti di intelligenza artificiale e dirigenti di aziende tecnologiche, tra cui Elon Musk, hanno firmato una lettera aperta invocando una pausa nello sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale, temendo grandi rischi per l'umanità (Forbes).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Un’altra storia?
Ha senso studiare gli eventi storici che non hanno mai avuto luogo? Se la narrativa è comprensibilmente affascinata da questo genere di ipotesi (Nyt), la maggioranza degli storici, altrettanto ragionevolmente, è scettica sulla validità di simili approcci (The New Republic).
Punti ciechi Nandini Das, docente a Oxford e autrice di “Courting India”, in un intervento sul Guardian, afferma però che soffermarsi su fatti storici “minoritari”, ossia accaduti senza lasciare una traccia evidente nel tempo, possa aiutare a ricostruire gli eventi in modo più articolato, gettando luce su episodi che a loro volta spiegano meglio il contesto o evidenziano che scelte ed evoluzioni differenti sarebbero comunque state possibili.
Influenze Senza sostenere ipotesi fantasiose o metodi non ortodossi, alcuni studiosi, come nel saggio “A Past of Possibilities”, hanno evidenziato come il lavoro degli storici possa essere influenzato del pregiudizio “del senno di poi”. Le ricostruzioni, benché basate sulle conoscenze disponibili, sono anche influenzate dai contesti in cui si lavora. Inoltre, i materiali arrivati fino a noi sono in parte legati a scelte fatte da qualcuno nel passato - ad esempio un lascito di diari privati o la costruzione di un archivio di atti pubblici - e sono portatori delle intenzioni di chi ha voluto tramandarli.
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