Che settimana! #1/25
La giornalista Cecilia Sala detenuta in Iran dal 19 dicembre | Attentato con un pick-up sulla folla a New Orleans | L'Ucraina interrompe il transito di gas russo | La manovra approvata definitivamente
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Pedina di scambio
La giornalista italiana Cecilia Sala è detenuta in Iran, all’interno del carcere di Evin, dallo scorso 19 dicembre: solo dopo oltre 10 giorni le autorità hanno genericamente spiegato che l’arresto è avvenuto “per violazioni della legge della Repubblica islamica” (RaiNews 24). La vicenda che interessa la cronista del Foglio e di Chora Media è legata a quella dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, fermato lo scorso 16 dicembre a Milano su richiesta degli Stati Uniti per presunto traffico di droni (SkyTG 24) e su cui la Procura ha espresso parere negativo alla richiesta di passare agli arresti domiciliari (Agi). La Farnesina ha convocato l'ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, chiedendo la liberazione immediata della giornalista (La Stampa), mentre il diplomatico di Teheran ha invocato la scarcerazione di Abedini Najafabadi (Corriere).
2️⃣ Attentato a New Orleans
Nella mattinata del 1° gennaio un uomo ha travolto con un pick-up la folla nel centro di New Orleans, negli Stati Uniti, uccidendo 14 persone e ferendone almeno altre 30 (Cbs News). A compiere intenzionalmente l’azione è stato Shamsud-Din Jabbar, cittadino statunitense di 42 anni del Texas che ha prestato servizio nell'esercito Usa, ucciso in una sparatoria con la polizia (Reuters). L’Fbi ha detto che l'attentatore ha agito da solo, descrivendo l'evento come un atto di terrorismo (Bbc): all’interno del veicolo è stata ritrovata una bandiera dell'Isis a cui l’uomo sosteneva di ispirarsi (Cnn). Gli investigatori hanno per ora escluso un collegamento tra l’attentato di New Orleans e l’esplosione di un Cybertruck di Tesla davanti a un Trump International Hotel di Las Vegas, avvenuto a poche ore di distanza (Nbc News).
3️⃣ Rubinetti chiusi
Con la scadenza dei precedenti accordi, dal 1° gennaio il gas russo non transita più attraverso l'Ucraina: una mossa che segna così la fine di decenni di dominio di Mosca sui mercati energetici europei (Reuters). La rotta rappresenta solo il 5% del fabbisogno dell’Unione, ma ridurrà le entrate di circa 6 miliardi di dollari all’anno per la Russia, riporta Bloomberg. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito lo stop una delle più grandi sconfitte di Mosca dall’inizio della guerra (Guardian).
4️⃣ Presidenza pericolosa
Le autorità sudcoreane sono entrate nella casa del presidente sospeso Yoon Suk Yeol per eseguire un mandato d'arresto per indagini riguardanti anche il reato di insurrezione (Reuters), ma hanno dovuto interrompere l’operazione di fronte a una situazione di stallo venutasi a creare con le forze di sicurezza presidenziali all'interno dell’abitazione (Cnn). Nei giorni precedenti il Parlamento sudcoreano aveva approvato l’impeachment nei confronti del presidente ad interim Han Duck-soo, al potere da due settimane dopo la sospensione di Yoon (Nyt).
5️⃣ Via libera al fotofinish
Il Senato ha dato il via libera alla fiducia sulla manovra e ha approvato definitivamente la Legge di bilancio 2025 con testo identico a quello licenziato precedentemente dalla Camera (Ansa). Dei 30 miliardi complessivi, 17 sono indirizzati a rendere strutturali il taglio del cuneo e l’Irpef a tre aliquote per i lavoratori dipendenti, mentre altri sei sono stanziati per misure a sostegno delle famiglie (Il Sole 24 Ore).
6️⃣ Addio all’ex presidente
Jimmy Carter, 39esimo presidente degli Stati Uniti e vincitore del Premio Nobel per la pace nel 2002 per il suo impegno umanitario, è morto all'età di 100 anni nella sua casa di Plains, in Georgia (Nyt). Ex coltivatore di arachidi e arruolato nella Marina degli Stati Uniti, durante il suo unico mandato da presidente – dal 1977 al 1981 – Carter gestì la crisi degli ostaggi iraniani e mediò la pace tra Israele ed Egitto (Reuters).
7️⃣ Disastro aereo
L’aereo di linea della Jeju Air è esploso dopo aver sbattuto contro un muro di cinta durante la fase di atterraggio nell’aeroporto internazionale di Muan, in Corea del Sud. Le vittime del peggior disastro aereo nella storia del Paese sono state 179: solo due i superstiti, entrambi membri dell’equipaggio (Reuters). Sono ancora in corso gli accertamenti e le indagini per comprendere le ragioni del disastro aereo (Guardian).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Ripensare la mascolinità
Fin dall’antichità, dalla Grecia alla Roma imperiale, i giovani sono stati educati secondo un modello di mascolinità che esaltava la virilità, intesa come qualità fisica e morale, e che disprezzava il femminile. Come analizzato su Lucy , l'educazione alla virilità ha per anni perpetuato modelli rigidi e oppressivi, lasciando gli uomini imprigionati in schemi che non hanno permesso loro di esprimere pienamente la propria umanità. Nel dibattito culturale contemporaneo si sta cercando di trovare gli strumenti per portare a una trasformazione radicale di questo modello. Attraverso l'educazione e il dialogo, è possibile ridefinire cosa significhi essere uomini oggi, abbandonando l'idea di forza come sinonimo di dominio e il modello dell’"uomo guerriero".
Mascolinità al cinema Il 2023 è stato l’anno della mascolinità tossica sul grande schermo: i registi hanno esplorato la tossicità insita in molti archetipi maschili in ogni genere immaginabile, con risultati sorprendenti, come dimostra il film campione di incassi “Barbie”. Bbc Culture indica come personaggi come Ken siano stati utilizzati per ironizzare e denunciare modelli di mascolinità fragili e ossessionati dall’apparenza. Questa narrazione ha permesso di aprire un dibattito sui limiti imposti dalla cultura pop agli uomini, mostrando che la vulnerabilità e l’autoironia possono essere strumenti di liberazione.
Il cambiamento possibile Dal cinema alla vita reale, nuovi movimenti stanno sfidando gli stereotipi di genere. In Austria, un gruppo di uomini cheerleader ridefinisce l'idea di forza, mostrandola attraverso il supporto reciproco e l’inclusività (Guardian). In Italia, come riporta Il Post, crescono gruppi maschili che si interrogano sul loro ruolo e lavorano per ricostruire una mascolinità positiva. Questi esempi dimostrano che ripensare la virilità è non solo possibile, ma necessario per una società più equa e consapevole, anche se il percorso è ancora lungo e accidentato, come dimostra, dall’altra parte, il proliferare della “manosfera”, una rete di comunità maschili online anti femministe e sessiste (Guardian).
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