Che settimana! #1/24
Morto il numero due di Hamas | La Corte Suprema israeliana boccia la riforma della giustizia | Attentato in Iran | Gli affari inopportuni di Trump | Il richiamo di Mattarella su ambulanti e balneari
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Questa è Che Settimana!, la rassegna con la sintesi delle notizie più importanti della settimana, fatta per te dalla redazione di Good Morning Italia.
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I fatti della settimana
Le sette notizie degli ultimi sette giorni da conoscere per non perdere il filo.
1️⃣ Sotto tiro
Salah al-Arouri, considerato il numero due di Hamas, è stato ucciso da un missile a Beirut, in Libano (Bbc). L’attacco, secondo alcuni funzionari israeliani e statunitensi, sarebbe opera di Israele, che però non lo ha rivendicato (Axios). Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha definito l'uccisione di al-Arouri un "crimine grave e pericoloso", affermando di essere pronto a combattere se Israele dovesse portare la guerra in Libano (Reuters). Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, intanto, ha chiesto ai militanti Houthi dello Yemen di cessare gli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden (Reuters).
2️⃣ Bocciatura
La Corte Suprema israeliana ha bocciato la modifica della "clausola di ragionevolezza", contenuta nella discussa riforma della giustizia promossa dal governo di Benjamin Netanyahu. La norma avrebbe limitato la capacità della stessa Corte di annullare le decisioni del governo se ritenute irragionevoli (Guardian).
3️⃣ Lo Stato Islamico colpisce in Iran
Mercoledì in Iran due esplosioni, successivamente rivendicate dallo Stato Islamico (Ap), hanno ucciso almeno 95 persone nei pressi della tomba di Qasem Soleimani, generale dei Pasdaran ritenuto il numero due del regime dopo l'ayatollah Alì Khamenei. L’attentato è avvenuto mentre erano in corso delle celebrazioni per commemorare la morte di Soleimani, ucciso durante un raid Usa in Iraq quattro anni fa (Cnn).
4️⃣ Senza tregua
Nella prima settimana dell’anno gli attacchi russi in Ucraina si sono intensificati, colpendo varie città del Paese (Guardian) e puntando in particolare ai siti per la produzione bellica (Bbc). Intervistato dall'Economist, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la Crimea e il mar Nero diventeranno il centro della guerra, sollecitando gli alleati a inviare nuovi aiuti, indispensabili per vincere.
5️⃣ Affari inopportuni
Secondo un rapporto elaborato dai democratici membri del Comitato di vigilanza della Camera dei Rappresentanti, le aziende dell’ex presidente Donald Trump avrebbero concluso affari per almeno 7,8 milioni di dollari con i governi di 20 Paesi durante il suo mandato. La Costituzione Usa vieta ai funzionari federali di accettare benefici “di qualsiasi tipo” da governi stranieri, salvo aver ottenuto l’autorizzazione del Congresso, che Trump però non ha mai chiesto (Nyt).
6️⃣ Una proroga di troppo
Dopo la promulgazione della legge sulla concorrenza, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una lettera alla premier Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato per esprimere perplessità sulla proroga automatica delle concessioni agli ambulanti e ai balneari, invitando governo e parlamento a intervenire nuovamente perché la norma è in contrasto con le leggi e la giurisprudenza europea (Rai News). Nella conferenza stampa di fine anno, che si è svolta giovedì e in cui si è parlato dei temi politici più caldi - dalla mancata ratifica del Mes all’inchiesta giudiziaria sulle commesse Anas (Sky TG24) - la premier Giorgia Meloni, ha affermato che l’appello di Mattarella non resterà inascoltato (Il Sole 24 Ore).
7️⃣ La terra trema
Lunedì un terremoto di magnitudo 7.6 ha colpito l’ovest del Giappone, uccidendo più di 80 persone. Numerosi edifici sono crollati e altri sono rimasti senza elettricità (Bbc).
Buone letture
Per finire in bellezza, perché la vita non è solo “hard news”, il nostro approfondimento domenicale in omaggio per te.
*️⃣ Una mecenate di questi tempi
Sulle colline a 30 chilometri da Firenze, in una tenuta idilliaca del XVI secolo, la Fondazione Santa Maddalena ospita una residenza per scrittori, dove trovano accoglienza (e ispirazione) alcuni tra i più influenti narratori del nostro tempo: da Sally Rooney a Zadie Smith, da Michael Cunningham a Olga Tokarczuk. La vera attrazione, però, è la compagnia della padrona di casa: Beatrice Monti della Corte. Il New York Times dedica un approfondimento a questa vivace, romanzesca e inarrestabile - anche oggi che ha 97 anni - mecenate contemporanea appassionata di letteratura e arti visive. Monti non accetta candidature e, anzi, sceglie personalmente gli autori da ospitare e sovvenzionare spesso grazie alla vendita di antichi cimeli. “Di solito sono due, meglio se di Paesi diversi. Così possono insegnarsi reciprocamente qualcosa”, ha spiegato a Vanity Fair.
A contatto con l’arte L’infanzia trascorsa a Capri in compagnia di intellettuali come Curzio Malaparte, Alberto Moravia ed Elsa Morante è stata preludio di una vita che avrebbe fatto perno su frequentazioni del calibro di Italo Calvino e Margaret Atwood. Tra le primissime galleriste donne in Italia, Monti fondò a Milano, negli Anni Cinquanta, la Galleria dell’Ariete; nel decennio seguente conobbe lo scrittore Gregor “Grisha” von Rezzori, che sposò e con cui acquistò quella che, dopo la morte di quest’ultimo, sarebbe diventata Santa Maddalena. Un modo naturale per dar seguire alla promessa di non fare “la vedova lugubre”.
Penne di casa La consuetudine di aprire le porte a scrittori di fama cominciò con Bruce Chatwin (Rivista Studio), il quale, da nomade, soggiornava spesso nella tenuta toscana. Il rituale della residenza è quello di un simposio: ci si siede a tavola insieme, senza fretta, per mangiare e discutere. È come “un campeggio per grandi scrittori”, capace di sviluppare legami per la vita e di nutrire l’ispirazione: al carlino Giulietta, ad esempio, Emmanuel Carrère ha persino dedicato un romanzo (Repubblica+). L’occhio della mecenate è considerato rivelatore: diversi borsisti della Fondazione hanno poi vinto il Nobel, il Pulitzer, il Booker o il Goncourt.
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Buona Epifania e buona lettura!
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